Teheran respinge le dimissioni del ministro degli Esteri Zarif
Per il capo della forza Quds egli è ancora il responsabile della diplomazia iraniana. Il presidente Rouhani non ha accettato la decisione di lasciare l’incarico. Dietro lo strappo il mancato invito all’incontro con Assad e la crescente insoddisfazione per il ruolo del dicastero in seno al governo.
Teheran (AsiaNews/Agenzie) - Mohammad Javad Zarif, dimissionario ministro iraniano degli Esteri, è ancora il responsabile della politica estera della Repubblica islamica e ha il pieno sostegno del leader supremo, il grande ayatollah Ali Khamenei. È quanto ha affermato questa mattina un comandante di primo piano dei Guardiani della rivoluzione, il quale ha aggiunto che il presidente Hassan Rouhani non ha accettato la decisione dell’alto diplomatico iraniano.
“Zarif è ancora il responsabile della politica estera della Repubblica islamica, e ha il pieno sostegno di tutti gli alti funzionari, in special modo del leader supremo” ha affermato Qassem Soleimani, capo della forza Quds, unità speciale dei Pasdaran. Egli non ha aggiunto particolari informazioni sui motivi delle dimissioni. Fonti bene informate ritengono che la scelta sia associata al mancato invito all’incontro fra Rouhani e il presidente siriano Bashar al-Assad, in visita ufficiale in Iran.
Durante il viaggio lampo del 25 febbraio scorso, il leader siriano ha visto il presidente Rouhani e il grande ayatollah Khamenei. Soleimani, presente a entrambi gli incontri ufficiali, ha affermato che l’assenza di Zarif era dovuta a “errori burocratici”. “Vi sono segnali - ha aggiunto - secondo cui no vi era l’intenzione di escludere Zarif [..] e vorrei sottolineare che, in quanto ministro degli Esteri della Repubblica islamica dell’Iran, è il principale responsabile della politica estera del Paese”.
Grande artefice dell’accordo nucleare (Jcpoa) del 2015, egli è finito nel mirino dei critici nella seconda metà dello scorso anno, in seguito alla decisine del presidente Usa Donald Trump di cancellarlo e introdurre al contempo le sanzioni più dure della storia.
Intanto un portavoce presidenziale chiarisce che Rouhani non ha accettato le dimissioni del responsabile della politica estera e ribadisce la propria “soddisfazione” in merito all’operato di Zarif. Ieri una fonte vicina al ministro aveva fatto trapelare la sua insoddisfazione per essere stato messo da parte negli ultimi tempi. “Spero che le mie dimissioni - avrebbe affermato Zarif - serviranno da stimolo per il ministero degli Esteri, affinché riguadagni il proprio ruolo nella guida” delle relazioni internazionali.
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