19/10/2017, 12.44
SRI LANKA
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Tamil indù festeggiano il Diwali e chiedono al dio Ganesh di benedire il loro futuro

di Melani Manel Perera

Nella “festa delle luci” i fedeli offrono rituali e preghiere per ingraziarsi gli dei. Il tempio di Sri Siththi Vinayagar a Trincomalee è in fase di ristrutturazione. I rituali votivi sono celebrati in una capanna provvisoria.

Trincomalee (AsiaNews) – Anche in Sri Lanka gli indù stanno celebrando la festività del Diwali, meglio conosciuta come la “festa delle luci”. Essa simboleggia la vittoria del bene sul male, della luce sulle tenebre ed è segnata da momenti di preghiera e di “puja” [l’offerta rituale agli dei, ndr]. Per l’occasione i tamil indù del piccolo villaggio Kovilagama a Chainabay, circa 110 famiglie che vivono nel distretto di Trincomalee, stanno portando doni e accendono candele davanti alla statua del dio Ganesh. Alla divinità chiedono di benedire il loro futuro e rendono grazie per i successi raggiunti nell’anno passato.

Secondo la simbologia indù, chiunque adori Ganesh, il dio dalla testa di elefante, prima di iniziare qualsiasi attività sarà premiato dalla buona sorte. Per questo i fedeli del Kovil [termine tamil che indica un tempio indù di architettura dravidica, ndr] Sri Siththi Vinayagar, portano ghirlande di fiori, frutta e cospargono di latte la testa del dio, per ingraziarsi il suo favore. Come Singarasa Dinesh, insegnante di una scuola religiosa tamil indù, che al tempio rende grazie “perchè lo scorso anno sono venuto nella festa del Diwali e ho chiesto al dio Ganesh di farmi superare gli esami universitari. Così è stato con il mio corso di Management. Perciò voglio ringraziarlo e invocare ulteriori benedizioni per tutto il popolo dello Sri Lanka, affinchè singalesi, tamil e musulmani possano vivere senza barriere”.

Quest’anno la festività del Diwali si svolge in una capanna provvisoria nelle vicinanze del tempio, costruito più di 75 anni fa, che al momento è in fase di restauro. A tal proposito, S. Ruban e N.Govinathan, rispettivamente presidente e segretario del comitato del Kovil, pregano “perché abbiamo bisogno di finire la costruzione e riaprire presto il tempio, ma ci manca il sostegno economico. Affidiamo al dio Ganesh la nostra intenzione”.

Alla capanna-tempio stanno affluendo anche i bambini delle scuole, che affermano in conclusione: “Preghiamo per i nostri genitori e per la nostra istruzione”.

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