Suwon, condannata una ‘santona’ cristiana
Shin Ok-ju era la leader della chiesa per la strada della grazia, un gruppo para-cristiano che predicava l’imminente fine del mondo. La donna ha convinto almeno 400 sudcoreani a spostarsi alle Fiji per evitare il Giudizio universale: arrivati qui, venivano privati del passaporto e vessati in ogni modo.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Il tribunale di Suwon ha condannato a sei anni di carcere Shin Ok-ju, leader della “chiesa per la strada della grazia”, che prometteva ai suoi adepti la salvezza in vista del “prossimo Giudizio universale”. La donna è stata riconosciuta colpevole di aver tenuto in stato di “semi-schiavitù” un gran numero di adepti, convinti a spostarsi alle isole Fiji per evitare la fine del mondo.
La donna, molto carismatica e molto nota in Corea del Sud, ha sequestrato i passaporti di almeno 400 suoi connazionali dopo che questi l’hanno raggiunta sulle isole. Moltissimi sono stati picchiati per “allontanare gli spiriti malvagi”.
I giudici l’hanno ritenuta colpevole di violenza, abusi su minori e frode. “Le vittime – recita una nota del tribunale – hanno sofferto torture non soltanto fisiche, ma anche psicologiche. Sono considerevoli i danni mentali operati dalla Shin”. Altri cinque membri della chiesa sono stati condannati, ma la struttura non ha voluto rilasciare commenti.
Seoyeon Lee, intervistata dalla BBC, dice: “La pena non è corretta. Avrebbe dovuto passare molto più tempo dietro le sbarre. Comunque è meglio di niente: spero che il governo delle Fiji prenda le decisioni giuste e si dissoci da questa organizzazione”.