Sunak premier a Londra: l'orgoglio del Bjp. L'opposizione: a New Delhi oggi impossibile
Modi saluta l'arrivo a Downing Street di un politico di origini indiane come un "ponte vivente" che trasformerà "i nostri legami storici in una moderna partnership". Il portavoce dei nazionalisti indù sottolinea la coincidenza con la festa di Diwali ed evoca il ribaltamento del Raj coloniale. Ma l'opposizione ricorda il contrasto tra la Gran Bretagna che accetta un premier proveniente da una minoranza e l'India della riforma della legge sulla cittadinanza voluta dal Bjp.
New Delhi (AsiaNews) - L'ascesa di Rishi Sunak, politico di origini indiane, alla guida del governo del Regno Unito sta facendo discutere New Delhi tra orgoglio nazionale e domande sul reale rispetto delle minoranze in India. A 42 anni Sunak - genero di Narayana Murthy, il cofondatore del gigante tecnologico Infosys - è il primo premier britannico originario dell’Asia e il più giovane in circa due secoli. Nativo di Southampton, il nuovo leader dei Conservatori è nipote di emigrati che negli anni Trenta partirono per l’Africa da Gujranwala, allora parte della provincia del Punjab nell’India britannica, oggi invece territorio pakistano. I genitori di Rishi erano nati rispettivamente in Kenya e in Tanzania e solo negli anni Sessanta le loro famiglie erano poi immigrate nel Regno Unito. Le radici indiane del nuovo premier di Londra, però, sono comunque in queste ore motivo di discussione a New Delhi.
Lo stesso capo del governo Narendra Modi - in un tweet di congratulazioni - ha inviato l’augurio per la festa di Diwali (che cade proprio in queste ore ndr) “al ‘ponte vivente’ degli indiani del Regno Unito” auspicando la trasformazione “dei nostri legami storici in una moderna partnership”.
Ancora più in là si è spinto il portavoce del Bjp, il partito nazionalista indù, Sudhanshu Trivedi: dopo aver ricordato che l’India è diventata recentemente “la quinta maggiore economia superando la Gran Bretagna” (in valore assoluto di Pil, non in reddito pro capite ndr), si è chiesto se “sia solo una coincidenza o un segno della provvidenza il fatto nella notte di Diwali il Kaal Chakra (il ciclo del tempo) stia indicando un nuovo disegno”, con un premier di origini indiane chiamato ad “avere il 'Raj' sulla Gran Bretagna a 75 anni dalla fine del dominio coloniale”.
Di tenore del tutto opposto le reazioni dell’opposizione indiana. Già lunedì Shashi Tharoor - l’esponente del Partito del Congresso sconfitto pochi giorni fa da Mallikarjun Kharge nella corsa alla guida della formazione politica dominata dalla famiglia Gandhi - aveva sostenuto che “i britannici hanno fatto qualcosa di molto raro al mondo, collocando un membro di una minoranza nella carica con più poteri. Chiediamoci onestamente - aveva aggiunto riferendosi all'India - può accadere anche qui?”. Parole a cui il sito vicino alla destra nazionalista indù OpIndia ha replicato ricordando il caso di Manmohan Singh, esponente sikh (del Partito del Congresso ndr) che è stato premier in India e dei tre presidenti che l’India ha avuto provenienti dalle fila della comunità musulmana.
Da parte sua Mehbooba Mufti, l’ex capo del governo locale del Jammu e Kashmir - lo Stato indiano a maggioranza islamica a cui nel 2019 i nazionalisti indù con un calpo di mano hanno cancellato l’autonomia - ha preso di mira direttamente il Bjp, tornando a sollevare anche la questione della riforma della legge sulla cittadinanza che ha fortemente penalizzato le minoranze. "È motivo di orgoglio nazionale il fatto che il Regno Unito abbia il suo primo premier di origine indiana - ha scritto in un Tweet -. Ma mentre tutta l'India giustamente festeggia, sarebbe bene ricordare che mentre Londra accetta un discendente di una minoranza etnica come premier, noi restiamo ancora incatenati da leggi divisive e discriminatorie”.
26/03/2021 09:02