Studio scientifico: un terzo delle morti in Cina legate all’inquinamento
La ricerca è avvenuta in 74 città nelle aree di Pechino-Tianjin- Hebei, nel delta del fiume Yangze e nel delta del fiume delle Perle. Le città più inquinate della Cina sono nell’Hebei (Baoding, Shijiazhuang, Handan). Da tre giorni vi è un’emergenza smog nel Paese, che colpisce mezzo miliardo di persone.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – L’inquinamento dell’aria in Cina, soprattutto nel nord industrializzato, influisce su almeno un terzo di tutte le morti nel Paese. Le polveri nell’aria sono una minaccia alla salute più grande del fumo. È quanto si rileva in uno studio scientifico internazionale con monitoraggio in 74 città.
Negli ultimi tre giorni lo smog in Cina ha colpito circa mezzo miliardo di persone, in un’area di circa un settimo del Paese. Centinaia di voli negli aeroporti sono stati cancellati; proibito l’uso delle auto private; autostrade chiuse, ospedali affollati con persone che soffrivano di problemi alla respirazione.
La Scuola di ambiente dell’università di Nanjing ha pubblicato i risultati dei suoi studi sul numero di novembre della rivista internazionale Science of the Total Environment.
Gli studiosi hanno verificato le cause di morte di in 74 città della Cina nella regione Pechino-Tianjin-Hebei, nel delta del fiume Yangze (Shanghai-Hangzhou) e nel delta del Fiume delle Perle (Shenzhen- Zhuhai). Essi hanno notato che su 3,03 milioni di morti nel 2013, almeno il 31,8% sarebbe legato all’inquinamento da PM 2,5, il particolato dello smog cinese, tanto dannoso alla salute.
Baoding, Shijiazhuang e Handan, nell’Hebei, sono le città con il maggior inquinamento dell’aria in Cina. Ognuna registra più di 30mila morti legati allo smog nel 2013.