Stella Maris, un'àncora per i pescatori di Manila e le loro famiglie
Il 9 luglio la Chiesa celebra in tutto il mondo la Domenica del mare. Sr. Victoria Sanchez, delle Suore di Gesù Buon Pastore, racconta come attraverso la fede e la preghiera il Centro Stella Maris aiuti a tenere in contatto i marinai e chi per mesi resta a terra con un proprio caro al lavoro su mercantili e pescherecci. Su 1,6 milioni di marinai nel mondo ben 400mila sono filippini.
Manila (AsiaNews) - Chi vive il mare per lavoro “sta lontano dai propri cari per diversi mesi, in alcuni casi anche un anno. È importante incoraggiarli a essere fedeli gli uni agli altri, a sostenersi a vicenda anche a distanza e ad àncorarsi a Dio attraverso la preghiera”, dice sr. Victoria G. Sanchez, "Pastorella" delle Suore di Gesù Buon Pastore e membro dello staff dello Stella Maris Manila Seafarers' Center di Manila.
Sr. Victoria lavora da 12 anni al centro della capitale filippina ed è convinta che “attraverso la preghiera possiamo far sentire uniti e vicini tutti con chi vive per mare. Con chi rimane a terra, inoltre, portiamo avanti anche incontri regolari e attività spirituali e caritative creando una vera comunità marittima anche a terra".
La sua testimonianza assume un significato particolare in occasione della ‘Domenica del mare’ che la Chiesa celebra quest'anno il 9 luglio. “Oggi l’attenzione di ogni comunità cristiana è rivolta a coloro grazie ai quali ci raggiungono gran parte dei beni di cui ci nutriamo o facciamo uso ogni giorno”, scrive il prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il cardinale Michael Czerny. Sono oltre un milione i lavoratori sulle navi in tutti i mari del mondo che trasportano merci. “Domenica è il giorno dell’Eucarestia e la Pasqua settimanale - continua il cardinal Czerny nel messaggio per la Domenica del Mare - e sono molti a non avervi accesso perché forzatamente lontani dalla propria comunità. Per tutta la Chiesa celebrare il Risorto significa non dimenticare nessuno, neppure chi è in mezzo al mare”.
Alcune delle sfide più difficili che i marinai e i pescatori devono affrontare sono la solitudine per la lontananza da casa e dai propri affetti, ma anche pressioni da parte dei familiari per mandare soldi a casa, licenziamenti prematuri dovuti a problemi di salute personale, malattie o lesioni fisiche, pirateria marittima e congedi a terra limitati. Ed è proprio nella ‘Domenica del mare’che è anche necessario ricordare come i mari e gli oceani siano posti pericolosi in cui lavorare: negli ultimi 10 anni, sono 1.036 navi naufragate in tutto il globo.
È per invertire questa rotta che ogni giorno suor Victoria G. Sanchez e lo staff dello Stella Maris di Manila assistono spiritualmente i lavoratori del mare e i loro familiari: “In mare la vita è molto complicata dalla distanza degli affetti e dagli spazi stretti. Molti cercano di mandare le rimesse a casa, ma sono ritardate dalla distanza. Oppure non ci sono addirittura perché per far quadrare i conti con i costi, alcuni pescatori non hanno alcun guadagno per mesi. Dall’altra parte ci sono le mogli dei marinai che di fatto fanno i genitori da soli. Per loro celebriamo ogni giorno la Santa Messa in due grandi dormitori dell’organizzazione dove vengono ospitate le famiglie più indigenti”.
“Siamo una Chiesa sinodale, in cui si cammina insieme, chi va per mare e chi resta a terra. Siamo uniti tutti dalla preghiera - dice suor Victoria -. Dobbiamo andare avanti insieme, navigare insieme, senza lasciare nessuno indietro. Nessuno pensi di non avere nulla da offrire a questa comunione con il mare e il Signore”.
Nonostante tutte le difficoltà, sono 1.6 milioni i marinai in tutto il mondo. Tra loro circa 400mila sono filippini, che ogni anno mandano a casa 6 miliardi di dollari in rimesse.
Il centro di sr. Victoria organizza anche un vero e proprio seminario per marinai, “in preparazione alla vita a bordo di pescherecci e mercantili, rendendoli consapevoli dei loro diritti per evitare abusi, il reclutamento illegale e il traffico di esseri umani”, spiega la religiosa. A Manila inoltre le suore Pastorelle organizzano preghiere in ospedale o a casa insieme ai familiari per chi si ammala. “Vogliamo trovare sempre nuovi modi con cui essere più vicini a chi vive il mare, in uno scambio continuo che renda il loro lavoro meno lontano dal percorso e dalla fede di tutti”, conclude suor Victoria.
07/02/2023 11:25
22/01/2008