Sri Lanka, reinsediato l'ex presidente della Corte suprema
Colombo (AsiaNews) - Rispettando una delle promesse fatte nel suo manifesto elettorale, ieri il neo-presidente dello Sri Lanka Maithripala Sirisena ha reinsediato Shirani Bandaranayake nella carica di presidente della Corte suprema. Nel 2012 il giudice è stata vittima di una controversa mozione di impeachment, portata avanti dall'esecutivo dell'ex presidente Mahinda Rajapaksa.
Oggi la Bandaranayake presenterà le sue dimissioni, per permettere l'elezione di un nuovo presidente della Corte suprema. Secondo indiscrezioni, il suo legittimo successore potrebbe essere K. Sripavan, già giudice (e il più anziano, ndr) del più alto grado di giudizio del Paese.
Avvocati e membri della società civile hanno atteso il giudice con ghirlande e mazzi di fiori al suo arrivo alla Corte suprema. Prima donna a ricoprire tale carica, la Bandaranayake è stata rimossa dalla sua posizione l'11 gennaio 2013. La mozione di impeachment votata contro di lei parlava di 20 capi di imputazione, tra cui patrimoni non dichiarati e violazioni di disposizioni costituzionali.
In realtà secondo la Chiesa, i leader buddisti e i membri della società civile il provvedimento è stato un modo per interferire con la magistratura, dopo una serie di sentenze espresse dalla Corte suprema contro lo Stato.
Al posto della Bandaranayake, il precedente governo ha insediato il giudice Mohan Peiris, che non ha ancora commentato gli ultimi sviluppi. Per p. Sarath Iddamalgoda, membro del Christian Solidarity Movement (Csm), "le azioni di Peiris, un cattolico, sono deprecabili. Egli non ha agito come un cristiano. Ha tradito la sua fede e Dio, comportandosi male".
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