18/01/2022, 12.01
CINA
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Sostegno interno per Pechino ai massimi, al contrario che all’estero

Edelman Trust Barometer: l’83% dei cinesi ha fiducia nel proprio governo. Crollo di consensi per le democrazie, tranne che in India: pesano la gestione della pandemia e il quadro economico. Tra le economie avanzate solo Singapore e Grecia vedono in modo più favorevole la Cina degli Usa.

Pechino (AsiaNews) – La fiducia dei cinesi nelle proprie autorità raggiunge nuovi massimi, attestandosi all’83%. Lo rivela oggi l’Edelman Trust Barometer, che da 20 anni misura il sostegno delle pubbliche opinioni nazionali per governi, media, imprese e organizzazioni non governative.

L’ultima indagine, effettuata nel novembre 2021 su un campione di 36mila persone intervistate in 28 Paesi, registra la continua caduta di fiducia nei confronti dei governi democratici. Soprattutto le opinioni pubbliche in questione contestano alle proprie istituzioni la gestione della pandemia e dei piani per la ripresa, e ciò malgrado le migliaia di miliardi di euro sborsati dagli esecutivi nazionali per sostenere l’economia.

Dittature e autocrazie raccolgono invece più favori. Negli Emirati Arabi Uniti la fiducia verso i regnanti è al 76% (+9% in un anno); nella Thailandia guidata dall’ex generale golpista Prayuth Chan-ocha, il sostegno all’esecutivo arriva al 66%, in crescita del 5%.

Rispetto al 2020, la fiducia dei cinesi verso il proprio esecutivo è cresciuta di 11 punti percentuali. Il recente scoppio di numerosi focolai di Covid-19 in Cina, con conseguenti problemi per l’economia nazionale, non ha scalfito il sentimento positivo della popolazione per i propri leader. Nessun impatto nemmeno dal carovita, dalla crisi energetica che ha colpito il gigante cinese alla fine dell’estate o dalle crescenti tensioni con gli Usa sulla scena internazionale.

Circa due terzi dei cinesi guardano con ottimismo al proprio futuro economico. Al contrario solo il 15% dei giapponesi pensano che fra cinque anni si troveranno in condizioni economiche migliori; il dato per la maggior parte delle altre democrazie oscilla tra il 20 e il 40%. Unica eccezione è l’India: l’80% degli intervistati indiani si aspetta un miglioramento economico in futuro.

Secondo l’Edelman Barometer, l’appoggio dei cinesi alla propria leadership non si spiega solo con i risultati economici. Al riguardo pesa anche la percezione di una certa “prevedibilità” delle politiche governative, come riporta Reuters.

Lo scarto con la visione della Cina all’estero è notevole. L’ultimo studio dello statunitense Pew Research Center ha trovato che su 17 economie avanzate, solo due vedono in modo più favorevole Pechino di Washington. Una è Singapore, l’unico Paese del gruppo con forti tratti autoritari; l’altra è la Grecia, dove dal 2016 China Ocean Shipping Company controlla e gestisce il porto del Pireo. Come gli intervistati di tutte le altre opinioni pubbliche studiate, i greci hanno però più fiducia nel presidente Usa Joe Biden che nel suo omologo cinese Xi Jinping, mentre il campione singaporiano è diviso a metà tra i due leader.

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