Sospese le ricerche dell’MH370 dopo tre anni
Il Boeing 777 della Malaysian Airlines è scomparso l’8 marzo 2014, aveva 239 persone a bordo. I familiari: “Fermare le ricerche a questo punto è da irresponsabili. Ci sono ancora cose che non sappiamo.”
Kuala Lumpur (AsiaNews) – I funzionari governativi di Australia, Malaysia e Cina hanno annunciato la “triste” decisione di interrompere la ricerca dell’aereo di linea MH370 della Malaysian Airlines, partito e scomparso senza lasciare traccia l’8 marzo 2014. “Nonostante ogni sforzo compiuto, l’uso di ogni sistema scientifico e tecnologico disponibile e le consulenze dei più qualificati professionisti in questo ambito non siamo riusciti a localizzare l’aereo. Questa triste decisione non è stata presa con leggerezza” recita la dichiarazione. A luglio dell’anno scorso, il governi avevano convenuto che se l’aereo non fosse stato ritrovato entro 120 mila chilometri quadrati dal luogo dell’ultimo contatto, la ricerca sarebbe stata sospesa.
Paesi come Malaysia, Cina, Australia, Stati Uniti, Vietnam, Indonesia, India, Filippine ed altri ancora hanno partecipato alle ricerche, fornendo attrezzature sofisticate e consulenze professionali in materia. Diversi esperti hanno spesso suggerito aree marittime alternative e sempre più ampie in cui cercare. “Non stiamo cercando l’ago nel pagliaio – aveva affermato nel 2014 Marshal Mark Binskin, vice capo della Difesa australiana – dobbiamo ancora cercare di capire dov’è il pagliaio”.
Sull’aereo viaggiavano 227 persone più 12 membri dell’equipaggio dei quali non si conosce la sorte. Voice370, un gruppo di sostegno alle famiglie i cui familiari erano a bordo del Boeing 777 della Malaysian Airlines, ha rilasciato un commento per esprimere il disappunto dei familiari che da anni si battono per ottenere risposte: “Gli aerei di linea non hanno il permesso per sparire senza lasciare traccia. Fermare le ricerche a questo punto, è solo da irresponsabili e tradisce la scioccante assenza di fede nei dati, negli strumenti e nelle considerazioni di una serie di funzionari esperti assunti dalle autorità stesse”.
Steve Wang, la cui madre era a bordo dell’aereo ha dichiarato alla Cnn che “avevano detto di essere sicuri di cercare nel posto giusto. Pare si siano sbagliati. Credo sia loro responsabilità, non solo per rispetto dei passeggeri o delle famiglie… È il mondo ad avere bisogno delle risposte sul volo MH370. Vogliamo solo che ci diano più informazioni, credo ci siano ancora delle cose che non sappiamo”.
Il volo di linea MH370 è partito l’8 marzo 2014 dall’Aeroporto internazionale di Kuala Lumpur alle 00.41 del mattino – ora locale – diretto a Pechino. Il velivolo è scomparso dalla rotta designata un’ora dopo il decollo. I passeggeri erano di 14 nazionalità diverse, fra essi anziani, un ingegnere neolaureato, una giovane coppia e due bambini di due anni. La maggioranza – 153 persone – erano di provenienza cinese.
Fra le ipotesi che possono motivare la scomparsa dell’aereo non è esclusa la possibilità di un attacco terroristico. Pochi giorni dopo l’accaduto l’intelligence malaysiana ha identificato uno dei due uomini saliti a bordo con passaporti (uno austriaco e uno italiano) rubati.
Alla fine di giugno 2015, sono stati trovati dei resti di un aereo sull’isola di Reunion e sono stati trasportati in Francia per essere analizzati e verificare se si trattasse di parti dell’aereo della Malaysian Airlines. Il premier Najib Razak aveva dichiarato che l’oggetto portato a riva dalle onde, lungo circa due metri, poteva essere forse parte di un Boeing 777, il modello dell’MH370.
La scomparsa del volo MH370 rimane oggi uno dei più grandi misteri aeronautici della storia moderna.
29/05/2014
21/07/2023 13:10