Sinodo: patriarca Younan, – “L’Occidente non dimentichi i cristiani in Medio Oriente”
Città del Vaticano (AsiaNews) – “L’Occidente non dimentichi i cristiani in Medio Oriente” è l’appello lanciato oggi dal patriarca siro-cattolico Ignace Youssif III Younan, intervenuto al briefing quotidiano sui lavori del sinodo sulla famiglia. “Siamo davvero preoccupati ed allarmati – ha spiegato - per la situazione delle comunità cristiane in Medio Oriente e soprattutto per le prove catastrofiche a cui sono sottoposte le famiglie, divise perché fanno tutto il possibile per uscire dall’inferno in cui vivono in Siria ed in Iraq”. “Abbiamo centinaia di persone che sono ostaggio dei terroristi islamici, è un fenomeno catastrofico di lunga durata”. “Deploriamo il fatto – ha detto ancora - che non riusciamo a convincere le nuove generazioni a rimanere laddove il Cristianesimo ha avuto le sue origini”.
Da parte sua, padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, rispondendo a una domanda sulla espressione "ermeneutica cospirativa", attribuita al Papa due giorni fa, e mai riferita dal Vaticano, ha detto: “Io non ho riferito questa espressione, è uscita da altra fonte. Non ho da smentirla. Evidentemente il concetto è: non dobbiamo pensare che ci siano complotti. Quindi, la visione che dobbiamo avere del Sinodo è quella di un processo di scambio, di comunicazione, che avviene nella serenità, nella sincerità e non è da considerare guidata da interessi particolari e da tentativi di manipolare o di condurre diversamente da quello che, invece, è il processo di ricerca comune, nello spirito che la comunità ecclesiale deve fare”. Lo spirito “è quello di una comunità ecclesiale in ricerca e in cammino” e la visione del sinodo “all’esterno e all’interno” deve essere quella “di un processo, di uno scambio di comunicazione che avviene nella serenità, non guidata da interessi particolari o tentativi di condurre diversamente dal processo di ricerca comune nello spirito che la comunità ecclesiale deve fare”.
All’incontro sono intervenuti, in qualità di relatori e membri dei Circoli minori, anche il card. Edoardo Menichelli e l’arcivescovo Palmer-Buckle. L’arcivescovo di Accra, in Ghana ha affermato che “non siamo qui per bloccare nessuno, ma per proporre quello che sentiamo sulla famiglia e per il bene della Chiesa”. “In Africa – ha aggiunto - c’è un concetto di famiglia estesa e noi vogliamo vedere come mantenere vivi i valori e le gioie di tale famiglia estesa”. “Il futuro della famiglia è la missione della Chiesa”.
Da parte sua il card. Menichelli ha parlato di “un Sinodo del popolo, frutto del contributo delle diocesi”. In Aula, ha riferito, si è riflettuto anche sul tema del diaconato femminile. Nei Circoli minori, ha aggiunto, “il clima è molto aperto, non ci sono personalismi. Anzi: c’è proprio questo desiderio di conoscere per offrire indicazioni nuove, per manifestare quell’amore verso le famiglie ed anche quella preoccupazione che la Chiesa spesso manifesta di fronte a fenomeni che vorrebbero – tra virgolette – non nobilitare pienamente la realtà familiare”.
E’ stata intanto completata, ha riferito ancora padre Lombardi. la composizione della Commissione per l’informazione del sinodo. Oltre al presidente, incarico che era stato già attribuito a mons. Claudio Maria Celli, sono stati nominati altri tre membri: mons. Palma, di Sebu, nelle Filippine, mons. Octavio Nieves di San Juan di Portorico e mons. Ignace Dogbo della Costa d’Avorio.
E’ inoltre attivo il sito "Synod15" che fornisce materiale video e audio, tra cui interviste ai padri sinodali, in diverse lingue, compreso il cinese.