Singapore: la Laudato Sì “voce universale” a difesa del creato
Singapore (AsiaNews) - “Rivolgendo la ‘Laudato Sì’ a un pubblico universale, papa Francesco continua la tradizione della ‘Pacem in Terris (1963)’, la prima enciclica papale rivolta non solo ai cattolici, ma ‘a tutte le persone di buona volontà’”. È quanto sottolinea il frate francescano p. John Wong, responsabile della Custodia di Sant’Antonio a Singapore, Malaysia e Brunei, commentando l’enciclica di papa Francesco “Laudato sì”, dedicata all’ambiente e al creato, la nostra “Casa Comune”. Il religioso definisce il documento una “voce universale della coscienza”, che pone l’attenzione su tre elementi essenziali dell’esistenza: “Fede, speranza e amore”.
Residente a Johor Bahru, città della Malaysia e capoluogo dello Stato di Jojor, p. John Wong opera nei tre Paesi del Sud-est asiatico. In particolare, a Singapore è attivo contro il racket di vite umane e nella protezione delle donne schiave del sesso. In precedenza egli ha compiuto studi di architettura, ma ha abbandonato la carriera professionale preferendo diventare - come ama ripetere - costruttore “di persone e comunità nella Chiesa”.
L’enciclica di Francesco, sottolinea il religioso, include “le moderne teorie politiche e le pratiche del mondo degli affari”, e ancora i diritti dei poveri, i viaggi e i social media, il consumismo e la tecnologia, le modifiche genetiche, il traffico di vite umane e delle specie protette. Il testo affronta questi temi, aggiunge, e compiendo un passo ulteriore li analizza “attraverso le lenti della filosofia, della teologia, della spiritualità e della ragione morale”.
Per p. Wong il messaggio lanciato dal pontefice va oltre “la perdita di piante e della biodiversità animale” nelle foreste e negli oceani. “È un promemoria - avverte - che in quanto esseri umani siamo più interdipendenti l’un l’altro di quanto non siamo disposti ad ammettere”. Francesco, continua il religioso, va al cuore “dei valori francescani della fraternità universale” come indicava il santo di Assisi. “Siamo collegati - aggiunge - e siamo chiamati a vivere una comunione più profonda e una maggiore armonia”.
Analizzando il testo, il religioso sottolinea che “il riconoscimento della bontà e della bellezza” sono “parte integrante” del creato. “Viviamo in un mondo - afferma - in cui tutto e tutti portano l’impronta del Verbo Divino, per mezzo del quale tutto ciò che esiste è stato generato”. Gli insegnamenti presenti nell’enciclica, prosegue ancora p. Wong, possono essere applicati “alle nostre vite di tutti i giorni e alle scelte che facciamo, compreso il modo in cui ci relazioniamo l’un l’altro, all’interno della famiglia di Dio”.
Infine, il sacerdote ricorda i passaggi in cui papa Bergoglio cita la catechesi di san Giovanni Paolo II (2002) e i riferimenti a san Bonaventura, teologo francescano. L’atto della creazione, conclude p. Wong, rende l’universo simile a un libro “attraverso il quale possiamo incontrare Dio e il suo amore nel mistero dell’incarnazione”.
A Singapore i cattolici sono oltre 200mila, pari al 5% circa del totale della popolazione; fra le religioni, la più diffusa è il buddismo col 43%; seguono i cristiani col 18% del totale, islam 15%, induismo e taoismo 11 e 5%. La Chiesa locale vive una fase di crescita e dinamismo, che hanno à–#portato alla recente apertura di un seminario teologico, definito una vera e propria "pietra miliare" per la comunità locale.
07/07/2015
22/06/2015
30/05/2020 08:00