Singapore entra nell’Alleanza del Pacifico
Si unisce al blocco formato da Messico, Cile, Colombia e Perù. L’Alleanza vuole diventare un intermediario tra America Latina e Asia. Singapore ha già legami commerciali con la regione attraverso l’ex Tpp voluto da Obama in chiave anti-cinese. Firma ufficiale dell’intesa prevista in dicembre.
Buenos Aires (AsiaNews) - Un decennio dopo la sua creazione, il blocco dei quattro Paesi latinoamericani che si affacciano sul Pacifico ha raggiunto uno dei suoi risultati più significativi. L'Alleanza del Pacifico ha firmato un accordo con Singapore, il primo Stato partner di questa zona di cooperazione che comprende Messico, Cile, Colombia e Perù.
Secondo María Ximena Lombana, presidente pro tempore dell’Alleanza e ministro colombiano del Commercio, l’intesa è “un grande passo” verso l'integrazione dei quattro Paesi latinoamericani con la regione Asia-Pacifico: uno dei motivi per cui il blocco è stato creato nel 2011. Lombana ha aggiunto che “raggiungere il mercato di Singapore rafforzerà le catene regionali di produzione”.
Il ricercatore José Miguel Terán, membro del programma di studi sull'Alleanza del Pacifico dell'Università ICESI in Colombia, osserva che per l’America Latina “è una pietra miliare aver ottenuto un trattato con una delle principali economie del mondo, e averlo negoziato come un blocco unico”. L’esperto ha detto ad AsiaNews che si tratta di un accordo “all’avanguardia”, dato che non comprende solo lo scambio di beni, ma anche di servizi, conoscenze e cooperazione.
Terán ha anche sottolineato che l’Alleanza del Pacifico “come meccanismo d'integrazione, aspira a diventare un interlocutore o intermediario attraverso il quale tutta l’America Latina si avvicina o si inserisce nella macroregione Asia-Pacifico”. L’accordo siglato con Singapore va in questa direzione.
Per Singapore, spiega Terán, il trattato “aggiorna gli strumenti per il commercio con la regione latinoamericana, soprattutto con i Paesi con cui aveva già relazioni”. Attraverso la Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership (Cptpp), l’ex Trans-Pacific Partnership voluta da Barack Obama in chiave anti-cinese, Singapore ha già legami multilaterali con tre dei quattro membri dell’Alleanza del Pacifico (Messico, Cile e Perù). Terán fa notare però che dopo l’uscita degli Stati Uniti da questo spazio economico, nei fatti il Cptpp non è ancora “entrato in vigore”.
Le quattro nazioni latinoamericane che compongono l’Alleanza del Pacifico hanno una popolazione di 230 milioni di abitanti; la loro attività economica combinata rappresenta il 41% del Pil dell’America Latina e dei Caraibi, e si colloca all’8° posto a livello mondiale.
Nel 2014 Singapore ha aderito all’Alleanza come Paese osservatore; nel 2017 sono iniziati i colloqui per l'accordo finale, che sarà firmato in via ufficiale il prossimo dicembre, durante il vertice dell'Alleanza che si terrà in Colombia.
Annunciando nei giorni scorsi la fine dei negoziati, il ministro del Commercio e dell'industria di Singapore, Gan Kim Yong, ha dichiarato che questo accordo manda un potente messaggio alla comunità globale: “Le nostre nazioni rimangono aperte agli scambi e, nonostante le pressioni sul multilateralismo economico, vogliamo raggiungere l'altro e creare più opportunità per la nostra gente”. Yong ha concluso dicendo che il suo Paese vuole costruire su questa base per sviluppare legami commerciali e generare opportunità per i cittadini di Singapore e le imprese nazionali.