Singapore, blogger 17enne in carcere: ha insultato l’islam e il cristianesimo
Amos Yee era finito in galera anche nel 2015 per aver criticato il “fondatore” della città-Stato, Lee Kuan Yew, a poche ore dalle morte. Sconterà sei settimane di carcere perché le sue azioni “possono generare malcontento sociale”. Avvocati per i diritti umani accusano il governo di violare la libertà di espressione.
Singapore (AsiaNews/Agenzie) – Il blogger 17enne Amos Yee è stato condannato a sei settimane di carcere per sei capi d’accusa, compreso l’aver “ferito i sentimenti religiosi” criticando l’islam e il cristianesimo in alcuni post pubblicati online. La decisione della corte è arrivata oggi, dopo un processo durato un mese: “La azioni di Amos Yee – ha dichiarato il giudice Ong Hian Sun – potrebbero generare malcontento sociale”.
I legali del giovane non hanno commentato la sentenza, che è criticata da diversi avvocati per i diritti umani. Condannando Yee, essi dicono, Singapore viola la libertà di espressione e genera ulteriore attenzione attorno ai contenuti del blog che si vuole oscurare.
Non è la prima volta che Amos Yee viene condannato per crimini simili. L’anno scorso, il ragazzo ha scontato quattro settimane di prigione per aver postato in rete un video in cui esprimeva forti critiche nei confronti di Lee Kuan Yew, storico fondatore della città-Stato scomparso lo scorso 23 marzo all’età di 91 anni. In quell’occasione egli aveva anche offeso la religione cristiana,
A Singapore il 23% della popolazione si dichiara cristiana, il 15% musulmana. Negli ultimi anni si è registrato un aumento di persone atee o non affiliate ad alcun credo, che rappresentano circa il 17% del totale.