Scontri e proteste: abitanti dell’Hubei rifiutati dal Jiangxi per timore dell’epidemia (Video)
Migliaia di persone si scontrano con la polizia che rifiuta le persone dell’Hubei, sospettando che siano ancora infette del coronavirus. Le autorità hanno tolto l’isolamento all’Hubei, ma in molti luoghi si mantengono posti di blocco e controlli. Sfiducia nella propaganda ufficiale, che predica che l’epidemia è debellata.
Pechino (AsiaNews) – Migliaia di abitanti della contea di Huangmei (Hubei) sono scesi in strada ieri perché a loro concittadini dell’Hubei è stato rifiutato l’ingresso nella vicina città di Jiujiang (Jiangxi). La protesta è stata innescata da uno scontro fra i poliziotti dell’Hubei e dello Jiangxi. Questi ultimi non avevano permesso l’entrata a persone e veicoli provenienti dall’Hubei perché considerati ancora infetti dal coronavirus Covid-19. I poliziotti e la gente si sono scontrati e alcune macchine della polizia sono state colpite.
L’incidente mostra sfiducia nelle statistiche ufficiali che ormai in Cina parlano solo di casi positivi “d’importazione”, mentre la Commissione nazionale di sanità assicura che ormai tutto il Paese è libero dall’epidemia.
Le autorità governative hanno stabilito che dal 25 marzo tutte le città dell’Hubei potevano uscire dall’isolamento, imposto dal 23 gennaio. La città di Wuhan, considerata epicentro dell’epidemia, sarebbe rimasta isolata (o semi-isolata) fino all’8 aprile.
Ma in tutta la Cina vi sono ancora posti di blocco e molte città sono ancora in auto-isolamento per evitare di essere infettati dall’esterno. I media ufficiali affermano che non vi sono nuove infezioni, ma la gente considera ancora le persone dell’Hubei come un gruppo ad alto rischio di contagio. In questi giorni, anche Pechino ha attuato misure di isolamento più rigorose.
Video diffusi online (visibile in questo articolo) mostrano migliaia di persone che giungono da Huangmei (Hubei) per attraversare il ponte sul fiume Yangtze, che collega Huangmei con la città di Jiujiang (Jiangxi). I dimostranti marciando sul ponte, gridano slogan come “Hubei, forza! (Hubei Jia you!)” e si scontrano con la polizia del Jiangxi che vuole fermarli. I manifestanti hanno rovesciato diverse auto della polizia.
Ma Yanzhou, segretario del Partito comunista di Huangmei è giunto poi al ponte e ha cercato di persuadere i manifestanti a disperdersi, assicurando che le autorità locali stavano già accordandosi fra loro.
Lo slogan “Hubei, forza!” appare spesso sui media ufficiali, ma la gente dell’Hubei continua ad essere discriminata. In molte province, alle persone dell’Hubei non è permesso di entrare, né di vivere nell’appartamento che hanno affittato, né di lavorare. Diversi fra loro hanno ormai problemi nella ricerca del lavoro.
Dopo che il video è stato diffuso sui social, i commenti ribadiscono che i conflitti e i posti di blocco presenti in Cina mostrano sfiducia verso la propaganda ufficiale che continua ad assicurare che l’epidemia è sotto controllo.
24/03/2020 11:30
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