Russia, confiscati da una scuola testi ebraici con “contenuti estremisti”
Mosca (AsiaNews) - L’ufficio del procuratore di Ekaterinburg, nella zona degli Urali, ha confiscato da un liceo ebraico una serie di Testi sacri dell’ebraismo (Tanakh), compresa la Torah, per verificare la presenza di contenuti estremisti. Lo riporta il sito di informazione Meduza, citando un attivista della comunità ebraica che ha parlato con la testata Kursor. A suo dire, i libri sono stati confiscati a fine maggi e ancora non sono noti i risultati delle indagini.
Un anno fa, la stessa scuola - legata al centro ebraico ‘Ohr Avner’ - era stata minacciata di chiusura, dopo un’ispezione lanciata sempre dalla procura locale con Rosobrnadzor, l’ente federale che monitora l’istruzione. Le autorità, allora, avevano registrato una serie di violazioni, tra cui il mancato rispetto degli standard educativi nazionali. In precedenza, un tribunale di Ekaterinburg aveva deciso che la scuola doveva al comune molti anni di affitto arretrati. Dal canto suo, il liceo sostiene di avere il diritto di utilizzare gratuitamente la struttura, in quanto si era fatto carico dei lavori di ristrutturazione.
Secondo il sito Newsru, le autorità hanno deciso “di passare ora da violazioni amministrative a questioni ideologiche”, con le possibili accuse di estremismo. “Nessuno dei libri confiscati rientra nella lista federali dei libri banditi per estremismo”, ha denunciato al sito Politsovet un dirigente scolastico, secondo il quale comunque i libri soggetti a controlli non sono i testi sacri in sé, ma alcuni manuali di studio.
Per ora il servizio stampa del procuratore della regione di Sverdlovsk, in cui rientra Ekaterinburg, ha rifiutato di commentare la notizia.
Nel 2013, la Commissione per le relazioni interetniche e la libertà di coscienza presso la Camera pubblica della Federazione russa ha discusso una proposta da inviare alla Procura generale russa per migliorare i controlli di contenuti estremisti nella letteratura religiosa. Tra le altre cose, vi si suggeriva di “proteggere” i testi sacri delle religioni tradizionali da tali controlli. Gli esperti sono preoccupati del fatto che, in sede di indagine, non vi siano consultazioni con studiosi di religione e comunità religiose; spesso, così, è impossibile valutare in modo adeguato, sulla base del linguaggio e del pensiero giuridico moderno, testi scritti numerosi anni fa e con specifico significato religioso.
L’attenzione della procura alla comunità ebraica si è rivolta anche al centro ‘Hesed’ di Novgorod, dove ogni domenica si incontrano i membri della comunità ebraica della città per studiare l’ebraico. Il 1° giugno, i partecipanti all’incontro si sono visti costretti a presentare i loro dicenti di identità a rappresentanti del pubblico ministero, arrivati sul posto senza preavviso e spiegazioni per fare dei controlli.
03/01/2017 14:40