Rohingya, l’Onu valuta le violenze ed i progetti di sviluppo
Il personale di due agenzie ha tenuto incontri e consultazioni per identificare possibili progetti da attuare con il governo birmano. Le squadre dell’Onu “hanno lavorato in libertà e non sono state limitate in alcun modo”. Le autorità del Bangladesh pianificano il trasferimento dei rifugiati Rohingya dai campi di Cox's Bazar a quelli in costruzione sull’Isola di Bhasanchar.
Naypyidaw (AsiaNews/Agenzie) – I funzionari del Programma per lo sviluppo (Undp) e dell’Alto Commissariato per i diritti umani (Unhrc) delle Nazioni Unite (Onu) hanno terminato il loro primo ciclo di valutazioni nello Stato birmano occidentale di Rakhine. Lo riferisce Aoife McDonnell, portavoce dell'Unhrc a Yangon, aggiungendo che è ora in corso “l’analisi dei dati raccolti” sulle violenze etniche che hanno colpito soprattutto la minoranza islamica Rohingya.
Negli ultimi giorni, il personale delle due agenzie Onu ha tenuto incontri e consultazioni per identificare possibili progetti da attuare con il governo birmano, per migliorare la vita di 23 villaggi all’interno di 16 aree nel nord Rakhine. Per la prima volta dallo scoppio delle violenze, lo scorso 12 settembre Naypyidaw aveva garantito l’accesso ai funzionari nei territori all’epicentro degli scontri. L’Onu era in attesa dei permessi dallo scorso giugno, quando con Naypyidaw aveva sottoscritto un memorandum d'intesa (MoU) per l’assistenza nel processo di rimpatrio dei circa 700mila profughi fuggiti in Bangladesh.
U Aung Thurein, membro anziano della Union Enterprise for Humanitarian Assistance, Resettlement and Development in Rakhine (Uehrd) afferma che le squadre dell’Onu “hanno lavorato in libertà e non sono state limitate in alcun modo”. Attraverso l’Uehrd, iniziativa guidata dalla leader democratica Aung San Suu Kyi, nell’ottobre 2017 il governo si è impegnato per l’attuazione delle direttive della Commissione consultiva sul Rakhine condotta da Kofi Annan.
Nel frattempo, le autorità del Bangladesh pianificano il trasferimento dei rifugiati Rohingya dai campi di Cox's Bazar (foto) a quelli in costruzione sull’Isola di Bhasanchar. Situata nell'estuario del fiume Meghna, dove questo incontra il Golfo del Bengala, essa è soggetta ad inondazioni. Se Dhaka ed Onu stabiliranno che i campi costruiti sull'isola sono abitabili, il processo “potrebbe iniziare già a novembre prossimo”. È quanto ha dichiarato tre giorni fa Muhammad Habibul Kabir Chowdhury, responsabile degli Affari dei rifugiati presso il ministero per la Gestione e la mitigazione dei disastri, al termine di un’ispezione sul territorio.