Rilasciati con ‘monito’ i leader di Occupy Central
La sentenza di oggi ribalta quella di agosto, ma anticipa pene più severe per i “futuri trasgressori”. Wong: non c’è niente da festeggiare, è una caso grave indorato.
Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – L’Alta corte di Hong Kong ha rilasciato i tre attivisti pro-democrazia che lo scorso anno erano stati condannati a diversi mesi di carcere a causa del loro ruolo nelle manifestazioni del 2014. Tuttavia, per Joshua Wong non c’è motivo di festeggiare il verdetto che, mettendo in guarda “futuri trasgressori”, predispone una preoccupante limitazione a future proteste pacifiche.
In base alla sentenza dell’agosto del 2016, i tre avrebbero dovuto scontare giorni nei servizi sociali, ma il governo di Hong Kong, forse incalzato da Pechino, ha impugnato la sentenza e chiesto una revisione del processo, facendo condannare Wong, Nathan Law e Alex Chow rispettivamente a sei, otto e sette mesi di prigione. Oggi l’Alta corte ribalta la sentenza di agosto e respinge la pena detentiva, affermando che le corti d’appello avrebbero dovuto “considerare altre opzioni” per la punizione del reato.
Tuttavia, il verdetto aggiunge che “futuri trasgressori” coinvolti in “assemblee su larga scala illegali che facciano uso di violenza” saranno sottoposti alle linee guida tracciate dalla Corte d’appello, che aveva condannato i tre a svariati mesi di prigione.
Per Wong non “c’è niente da festeggiare” e definisce la sentenza un “caso grave indorato”. L’attivista ribadisce che i manifestanti pro-democrazia non hanno mai avuto intenzione di ferire nessuno e che hanno sempre insistito per la non-violenza. Secondo lui, la definizione di “violenza” che potrebbe applicare il governo scoraggerà le persone dal prendere parte a future manifestazioni pacifiche: “Le nostre libertà si restringeranno”.
I tre leader del movimento Occupy Central sono stati di recente nominati per il premio Nobel per la pace.
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