Rifugiati siriani, in 1500 lasciano il Libano
Le operazioni di “rimpatrio volontario” si sono svolte attraverso i valichi di frontiera di Masnaa, Qaa, Abboudiyé e Zamrani. Damasco ha collaborato con le autorità di Beirut. Prima di partire i bambini sottoposti a vaccinazione. Nel momento di massima crisi quasi due milioni i profughi accolti nel Paese dei cedri.
Beirut (AsiaNews/Agenzie) - Circa 1500 rifugiati siriani hanno lasciato ieri il Libano, nel quadro delle operazioni supervisionate dalla sicurezza generale, in collaborazione con il governo del presidente Bashar al-Assad. Le operazioni di rimpatrio, avviate da tempo ma che sinora hanno trovato scarsa applicazione, sono avvenute attraverso i valichi di frontiera di Masnaa, Qaa, Abboudiyé e Zamrani.
Negli ultimi anni anche la Chiesa libanese aveva lanciato a più riprese il pericolo di una gravissima crisi economica, politica e sociale per il Paese, legata alla presenza dei profughi “dimenticati come i libanesi”. Nel momento di maggiore criticità, il Paese dei cedri aveva accolto quasi due milioni di persone in fuga da guerra e povertà, a fronte di una popolazione di circa 4,4 milioni di abitanti.
Secondo una nota diffusa nel pomeriggio dalla direzione generale della Sicurezza generale, che si occupa delle operazioni di rimpatrio, “un totale di 1498 rifugiati sono rientrati in Siria” nel contesto di una operazione di “rimpatrio volontario”. L’iniziativa si è svolta con la cooperazione dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr).
L’agenzia ufficiale Ani riferisce che un gruppo di 500 rifugiati siriani è rientrato dalla Békaa. Altri 300 sono passati attraverso il valico frontaliero di Joussiyé e 200 dagli insediamenti nel villaggio di Ersal. Decine di famiglie hanno lasciato il villaggio di Qaa. A questi si aggiunge il gruppo partito da Bourj Hammoud, a Beirut.
Sempre nella capitale, un gruppo formato da 71 famiglie si è ritrovato presso la cittadella dello sport e da qui è stata trasportata verso il confine a bordo di autobus verdi, forniti dal governo siriano. Un altro manipolo di 25 rifugiati ha lasciato Nabatiyé, nel Libano del sud, sotto la supervisione dell’esercito. Movimenti si registrano anche nel nord, con un gruppetto - il numero non è specificato - che ha lasciato Tripoli per rientrare nel Paese di origine.
Prima di mettersi in viaggio, i bambini sono stati sottoposti al ciclo vaccinale sotto la supervisione del ministero libanese della Sanità
Sempre nel nord, diverse famiglie di rifugiati stanziati da tempo nei villaggi della regione hanno superato la frontiera di Abboudiyé, sfruttando per le operazioni di rientro i mezzi messi a disposizione da Damasco.