02/08/2024, 14.44
MEDIO ORIENTE
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Ribolle anche l'Iraq all'ombra dell'assassinio di Haniyeh

Nelle stesse ore in cui veniva eliminato il capo dell'ufficio politico di Hamas gli Stati Uniti hanno compiuto un raid contro le locali milizie filo-iraniane. Teheran ha convocato al tavolo in cui si pianifica la "ritorsione" anche Forze di Mobilitazione Popolare irachene. Haniyeh sepolto a Doha in Qatar.

Milano (AsiaNews/Agenzie) – Proprio mentre nell’intero Medio Oriente si guarda con preoccupazione alla minacciata risposta di Teheran all’azione che ha portato all’uccisione a Teheran del capo dell’ufficio politico di Hamas Ismaii Haniyeh, anche in Iraq è tornata a salire la tensione. Proprio nelle stesse ore in cui Israele colpiva l’alto esponente del movimento palestinese e a Beirut uccideva anche Fuad Shukr, uno dei più importanti comandanti militari di Hezbollah, le truppe americane in Iraq hanno compiuto un raid a Babil contro le Forze di Mobilitazione Popolare (PMF), le locali milizie filo-iraniane, uccidendo quattro persone. L’azione arrivava dopo la ripresa dei lanci di razzi contro la base di di Ain al-Asad, che ospita le truppe statunitensi nella provincia occidentale di Anbar in Iraq.

L’iniziativa militare statunitense è stata accolta con irritazione a Baghdad. “Il governo iracheno procederà con una denuncia legale al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e alle organizzazioni internazionali”, ha dichiarato all’agenzia locale Rudaw Sabhan Mula Chyad, consigliere politico del primo ministro Mohamed Shia al Sudani. "Hanno preso di mira una parte delle forze di sicurezza irachene", ha detto, aggiungendo che l'azione è stata intrapresa senza l'approvazione del governo iracheno e potrebbe minare la cooperazione per combattere lo Stato Islamico (ISIS), che all’ombra del conflitto a Gaza sta rialzando la testa in quest’area.

La fase aperta dall’eliminazione di Haniyeh a Teheran rischia dunque di avere ripercussioni profonde anche in Iraq, dove da tempo Baghdad mette in discussione la permanenza delle forze americane nel Paese. Secondo quanto riferito da fonti citate dall’agenzia Reuters anche le Forze di Mobilitazione Popolare - insieme ai libanesi di Hezbollah e agli Houthi yemeniti - sono state convocate a Teheran al tavolo in cui si sta pianificando la “risposta” iraniana alle azioni israeliane. E va ricordato che già nello scorso mese di gennaio fu Erbil, la capitale del Kurdistan iracheno, a essere colpita dai missili di Teheran nella “dura risposta” alla strage di Kerman, avvenuta pochi giorni prima proprio durante la commemorazione dell’uccisione del capo delle Guardia Rivoluzionare Qasem Soleimani.

Oggi intanto - dopo i funerali di ieri a Teheran - Haniyeh è stato sepolto a Doha, in Qatar, dove l’ufficio politico di Hamas ha il suo quartier generale e dove viveva dal 2019. Per questo il Qatar è lo snodo fondamentale del negoziato per la liberazione degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza, che ieri il presidente degli Stati Uniti Joe Biden – nel primo commento dopo questo omicidio eccellente – ha detto non “essere stato aiutato” dall’azione che ha tolto di mezzo Haniyeh.

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