Per la prima volta, Taipei invia a Tokyo i suoi capolavori d'arte
Taipei (AsiaNews) - Per la prima volta nella sua storia, Taiwan ha raggiunto un accordo per esporre i propri capolavori d'arte in un altro Paese asiatico: ieri infatti i responsabili del National Palace Museum di Taipei (國立故宮博物院) e di due musei nazionali giapponesi - il Tokyo National Museum (東京國立博物館) e il Kyushu National Museum (九州國立博物館) - hanno firmato un accordo per il prestito congiunto delle proprie collezioni.
Per concedere le opere in prestito, il National Palace Museum di Taiwan vuole garanzie da parte del governo del Paese ospitante, e non solo dei musei che espongono le opere, sul ritorno dei capolavori a Taipei a mostra conclusa. Per questa ragione non invia le proprie opere d'arte in Stati che non abbiano una legge apposita. L'accordo di ieri è stato possibile grazie al fatto che nel 2011 in Giappone è stata approvata la legge sulla "non sequestrabilità delle opere d'arte" (司法免扣押, anti-seizure law).
"A partire dal 1991 abbiamo inviato nei Paesi che offrivano garanzie legislative diverse opere d'arte da esporre - ha detto la direttrice del museo, dott.sa Feng (馮明珠), durante la conferenza stampa di presentazione dell'accordo - e siamo contenti che il Giappone possa aprire la strada anche ad altri Paesi asiatici".
In precedenza accordi simili sono stati presi con Stati Uniti, Francia e poi Germania e Austria: "Sfortunatamente un caso unico in Europa è quello italiano - ha spiegato ad AsiaNews la segretaria della direzione del museo, dott.ssa Lu (陸仲雁) - dove la legge sulla 'non sequestrabilità delle opere d'arte' era stata approvata dal Senato nel 2011 ma la discussione si è interrotta alla Camera dei Deputati per la caduta del governo e lo scioglimento del Parlamento nel 2012".
Tra i musei che conservano i capolavori dell'arte cinese, quello di Taipei condivide la stessa origine del Palace Museum nella città proibita di Pechino (北京故宮). Raccoglie più di 696mila opere portate da Pechino a Taiwan dopo la guerra civile in Cina continentale.