Papa: vicino alle vittime del ‘selvaggio attentato’ di Nizza
In un telegramma al vescovo di Nizza, firmato dal Segretario di Stato vaticano, papa Francesco condanna “nella maniera più energica simili atti violenti di terrore” e benedice “tutte le persone toccate dal dramma”. Il pontefice prega “perché si torni a guardarsi come fratelli e sorelle e non come nemici”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Papa Francesco “si associa con la preghiera alla sofferenza delle famiglie provate e condivide il loro dolore”. È il messaggio contenuto nel telegramma che il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato, ha inviato quest’oggi al vescovo di Nizza, mons. André Marceau, dopo essere stato “informato del selvaggio attentato” che questa mattina è avvenuto nella chiesa di Notre Dame, “causando la morte di diverse persone innocenti”.
Un uomo, di cui non si conosce ancora l’identità, è entrato nella chiesa di Notre Dame dell’Assunzione e con un coltello ha sgozzato una donna che era lì a pregare. Ha ucciso anche il sacrista e ferito diversi altri. Un’altra donna, che è fuggita nel bar vicino, è stata uccisa anche lei. La polizia si è scontrata con l’autore degli assassinii e lo ha ferito in modo grave. Sotto le cure, l’uomo continuava a gridare “Allah Akhbar!”.
Il telegramma continua, “condannando nella maniera più energica simili atti violenti di terrore” e assicura da parte del pontefice “la sua prossimità alla Comunità cattolica di Francia e a tutto il popolo francese, che egli chiama all’unità”.
Il papa dona poi “di gran cuore” la sua benedizione “a tutte le persone toccate dal dramma”, “affidando la Francia alla protezione della Madonna”.
In precedenza, il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni, aveva comunicato ai giornalisti che il papa “prega per le vittime e per i loro cari, perché la violenza cessi, perché si torni a guardarsi come fratelli e sorelle e non come nemici, perché l’amato popolo francese possa reagire unito al male con il bene”.
Da parte sua, Matteo Bruni aveva definito la situazione “un momento di dolore, in un tempo di confusione. Il terrorismo e la violenza non possono mai essere accettati. L’attacco di oggi ha seminato morte in un luogo di amore e di consolazione, come la casa del Signore”.