Papa: giovani di Medjugorie, Maria vi mostra ‘un altro modo di vivere’, senza relativismo
In un messaggio ai giovani riunti a Medjugorie, Francesco scrive che il “Mladifest” offre a tutti voi la possibilità di incontrare Gesù Cristo vivo. “Il grande modello della Chiesa dal cuore giovane, pronta a seguire Cristo con freschezza e docilità, rimane sempre la Vergine Maria”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Scoprire “un altro modo di vivere”, diverso dal relativismo imperante e “incontrare” Gesù, secondo quel «Venite e vedrete» (Gv 1,39), rivolto da Gesù ai discepoli tema del "Mladifest", l’annuale incontro di giovani, in corso a Medjugorje dal 1 al 6 agosto (nella foto). E’ l’invito che papa Francesco rivolge ai giovani in un messaggio centrato sulla frase di Gesù.
Il “Festival” dei giovani rientra in quelle attività – i pellegrinaggi – che la Chiesa ha consentito a Medjugorie. Ancora non c’è, invece, una dichiarazione ufficiale sulle presunte apparizioni. La commissione incaricata nel 2010 e presieduta dal card. Camillo Ruini ha parlato di una differenza tra gli inizi del fenomeno e il suo successivo sviluppo, ossia tra le prime 7 presunte apparizioni, avvenute tra il 24 giugno e il 3 luglio 1981, e tutto ciò che è successo dopo. I membri e gli esperti si sono espressi con 13 voti a favore del riconoscimento della soprannaturalità delle prime visioni. Un membro ha votato contro e un esperto ha espresso un voto sospensivo. Papa Francesco, in un colloquio con i giornalisti, ha giudicato in modo positivo il lavoro svolto dalla commissione e nel 2017 ha incaricato l’arcivescovo polacco Henryk Hoser di effettuare ulteriori indagini.
“L’incontro annuale dei giovani a Međugorje – si legge nel messaggio di Francesco, letto ieri - è un tempo ricco di preghiera, di catechesi, di fraternità. Esso offre a tutti voi la possibilità di incontrare Gesù Cristo vivo, specialmente nell’Eucaristia, celebrata e adorata, e nella Riconciliazione. E così vi aiuta a scoprire un altro modo di vivere, diverso da quello che offre la cultura del provvisorio, secondo la quale nulla può essere definitivo ma conta solo godere il momento presente. In questo clima di relativismo, nel quale è difficile trovare le risposte vere e sicure, le parole-guida del Festival: «Venite e vedrete» (Gv 1,39), rivolte da Gesù ai discepoli, sono una benedizione. Anche a voi Gesù rivolge il suo sguardo e vi invita ad andare e a stare con Lui. Non abbiate paura! Cristo vive e vuole che ognuno di voi viva. Egli è la vera bellezza e giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita e di senso (cfr Esort. ap. Christus vivit, 1)”.
“Incontrando Gesù – prosegue il documento - si diventa una nuova persona, e si riceve la missione di trasmettere questa esperienza ad altri, ma sempre tenendo lo sguardo fisso su di Lui, il Signore. Carissimi giovani, avete incontrato questo sguardo di Gesù che vi chiede: «Che cosa cercate?»? Avete udito la sua voce che vi dice: «Venite e vedrete»? Avete sentito quell’impulso a mettervi in cammino? Prendetevi il tempo per stare con Gesù, per riempirvi del suo Spirito ed essere pronti all’affascinante avventura della vita. Andate incontro a Lui, state con Lui nella preghiera, affidatevi a Lui che è esperto del cuore umano. Questo bellissimo invito del Signore: «Venite e vedrete», raccontato dal giovane e amato discepolo di Cristo, è rivolto anche ai futuri discepoli. Gesù vi invita ad incontrarlo e questo Festival diventa un’occasione di poter ‘venire e vedere’”.
“Il grande modello della Chiesa dal cuore giovane, pronta a seguire Cristo con freschezza e docilità, rimane sempre la Vergine Maria. La forza del suo «sì» e di quell’«avvenga per me» che disse all’angelo ci colpisce sempre. Il suo «sì» significa coinvolgersi e rischiare, senza altra garanzia che la certezza di essere portatrice di una promessa. Il suo «Ecco la serva del Signore» (Lc 1,38) è l’esempio più bello che ci racconta cosa succede quando l’uomo, nella sua libertà, si abbandona nelle mani di Dio. Che questo esempio vi affascini e vi guidi! Maria è la Madre che veglia «su di noi suoi figli che camminiamo nella vita spesso stanchi, bisognosi, ma col desiderio che la luce della speranza non si spenga. Questo è ciò che vogliamo: che la luce della speranza non si spenga. La nostra Madre guarda questo popolo pellegrino, popolo di giovani che lei ama, che la cerca facendo silenzio nel proprio cuore nonostante che lungo il cammino ci sia tanto rumore, conversazioni e distrazioni» (Christus vivit, 48)”.
“Cari giovani – conclude il messaggio - «correte attratti da quel Volto tanto amato, che adoriamo nella santa Eucaristia e riconosciamo nella carne del fratello sofferente. Lo Spirito Santo vi spinga in questa corsa in avanti. La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede» (ibid., 299)”.