26/03/2015, 00.00
VATICANO
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Papa: Si può essere “dottori della legge” senza fede, senza speranza, senza gioia

Alla messa nella casa santa Marta, papa Francesco sottolinea che la fede è gioia e speranza in Cristo. Le prescrizioni e la casistica sono “un mondo astratto” senza gioia, senza fede, senza amore, senza Dio.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Si può “essere credente senza gioia e la gioia non c’è quando non c’è la fede, quando non c’è la speranza, quando non c’è la legge, ma soltanto le prescrizioni, la dottrina fredda”.  Al contrario, “la gioia della fede, la gioia del Vangelo è la pietra di paragone della fede di una persona”.

E’ il centro di quanto papa Francesco ha detto oggi nella sua omelia durante la messa nella casa santa Marta. Il papa è partito dal commento a una frase inclusa nel vangelo di oggi: “Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno. Lo vide e fu pieno di gioia” (cfr. Giov. 8, 56).

I dottori della legge – ha detto – “non capivano la gioia della promessa; non capivano la gioia della speranza; non capivano la gioia dell’alleanza. Non capivano! Non sapevano gioire, perché avevano perso il senso della gioia, che soltanto viene dalla fede. Il nostro padre Abramo è stato capace di gioire perché aveva fede: è stato fatto giusto nella fede. Questi avevano perso la fede. Erano dottori della legge, ma senza fede! Ma di più: avevano perso la legge! Perché il centro della legge è l’amore, l’amore per Dio e per il prossimo”.

Questi dottori della legge avevano soltanto “un sistema di dottrine precise e che precisavano ogni giorno in più che nessuno le toccasse. Uomini senza fede, senza legge, attaccati a dottrine che anche diventano un atteggiamento casistico: si può pagare la tassa a Cesare, non si può? Questa donna, che è stata sposata sette volte, quando andrà in Cielo sarà sposa di quei sette? Questa casistica… Questo era il loro mondo: un mondo astratto, un mondo senza amore, un mondo senza fede, un mondo senza speranza, un mondo senza fiducia, un mondo senza Dio. E per questo non potevano gioire!”.

“La gioia della fede, la gioia del Vangelo è la pietra di paragone della fede di una persona. Senza gioia quella persona non è un vero credente. Torniamo a casa, ma prima facciamo la celebrazione qui con queste parole di Gesù: ‘Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno. Lo vide e fu pieno di gioia’. E chiedere al Signore la grazia di essere esultanti nella speranza, la grazia di poter vedere il giorno di Gesù quando ci troveremo con Lui e la grazia della gioia”.

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