Papa: La Famiglia di Nazareth, una risposta corale alla volontà del Padre
All’Angelus papa Francesco esprime preghiera e vicinanza a familiari e vittime dell’attentato terrorista di ieri a Mogadiscio. “I tre componenti" della Santa Famiglia "si aiutano reciprocamente a scoprire e realizzare il progetto di Dio”. Occorre riprendere la comunicazione in famiglia.
Città del Vaticano (AsiaNews) – “La Famiglia di Nazareth rappresenta una risposta corale alla volontà del Padre: i tre componenti di questa singolare famiglia si aiutano reciprocamente a scoprire e realizzare il progetto di Dio”. Così papa Francesco nell’introdurre la recita dell’Angelus oggi, festa della santa Famiglia. Dopo la preghiera mariana, il pontefice ha espresso la sua solidarietà alle vittime dell’attentato terrorista avvenuto ieri a Mogadiscio (Somalia). Un attentatore-suicida in auto si è fatto saltare vicino a un check-point e ha ucciso circa 90 persone, facendo anche decine di feriti. L’attentato è stato rivendicato da Al Shabaab, la cellula somala di al Qaeda. Il papa ha invitato tutti a pregare “per le vittime” e ha detto “Sono vicino a tutti i familiari e a quanti ne piangono la scomparsa”. Egli ha poi intonato un’Ave Maria insieme ai pellegrini nella piazza.
In precedenza il pontefice ha presentato le tre figure della Santa Famiglia con la loro disponibilità alla volontà di Dio. “Come non rimanere stupiti – ha detto - dalla docilità di Maria all’azione dello Spirito Santo che le chiede di diventare la madre del Messia?... Di Lei Gesù esalterà la grandezza non tanto per il suo ruolo di madre, ma per la sua obbedienza a Dio: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!» (Lc 11,28). E quando non comprende pienamente gli eventi che la coinvolgono, Maria nel silenzio medita, riflette e adora l’iniziativa divina. La sua presenza ai piedi della croce consacra questa totale disponibilità”.
“Per quanto riguarda Giuseppe, il Vangelo non ci riporta una sola parola: egli non parla, ma agisce obbedendo… L’odierna pagina evangelica (cfr Mt 2,13-15.19-23) richiama per tre volte questa obbedienza del giusto Giuseppe, riferita alla fuga in Egitto e al ritorno nella terra d’Israele. Sotto la guida di Dio, rappresentato dall’Angelo, Giuseppe allontana la sua famiglia dalle minacce di Erode. La Santa Famiglia solidarizza così con tutte le famiglie del mondo obbligate all’esilio, solidarizza con tutti coloro che sono costretti ad abbandonare la propria terra a causa della repressione, della violenza, della guerra”.
“Infine, Gesù. Egli è la volontà del Padre: in Lui, dice San Paolo, non c’è stato “sì” e “no”, ma soltanto “sì” (cfr. 2Cor 1,19). E ciò si è manifestato in tanti momenti della sua vita terrena. L’episodio al tempio quando, ai genitori che lo cercavano angosciati, rispose: «Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?» (Lc 2,49); il suo continuo ripetere: «Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato» (Gv 4,34); la sua preghiera nell’orto degli ulivi: «Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà» (Mt 26,42). Tutti questi eventi sono la perfetta realizzazione delle stesse parole del Cristo che dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta [...]. Allora ho detto: “Ecco, io vengo [...] per fare, o Dio, la tua volontà”» (Eb 10,5-7; Sal 40,7-9)”.
“La Famiglia di Nazareth – ha concluso - rappresenta una risposta corale alla volontà del Padre: i tre componenti di questa singolare famiglia si aiutano reciprocamente a scoprire il progetto di Dio. Loro pregavano, lavoravano, comunicavano. E io mi domando: tu nella tua famiglia, sai comunicarti, o sei come quei ragazzi che a tavola ognuno sta col suo telefonino? C’è un silenzio come se si fosse a messa. Occorre riprendere la comunicazione in famiglia… È un compito da attuare oggi. La Santa Famiglia possa essere modello delle nostre famiglie, affinché genitori e figli si sostengano a vicenda nell’adesione al Vangelo, fondamento della santità della famiglia. Affidiamo a Maria ‘Regina della famiglia’, tutte le famiglie del mondo, specialmente quelle provate dalla sofferenza o dal disagio, e invochiamo su di esse la sua materna protezione”.
22/12/2019 12:14