10/02/2017, 13.08
VATICANO
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Papa: Il diavolo ci inganna con il “dialogo”, che porta alla corruzione

Alla messa nella casa Santa Marta, papa Francesco sottolinea che con il diavolo non si deve “dialogare”, ma occorre pregare. Il diavolo, “padre della menzogna”, illude e “ti lascia nudo”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – “Il diavolo è astuto” e usa un metodo attraente come il “dialogo” per “truffare” e farci cadere nella corruzione. “Nella tentazione non si dialoga: si prega”. Sono alcune delle affermazioni di papa Francesco durante l’omelia mattutina alla messa nella casa Santa Marta.

Il pontefice ha commentato il brano della prima lettura di oggi, che riportava la tentazione di Adamo ed Eva nel paradiso terrestre ad opera del serpente (Genesi 3, 1-8). “Il diavolo – ha spiegato - si fa vedere in forma di serpente… attraente” Egli “è il padre della menzogna” e sa come “truffare” la gente. Lo fa con Eva: la fa “sentire bene”, e così comincia il “dialogo” e “passo dopo passo” Satana la porta dove vuole lui.

““Il diavolo ha aggiunto - è un mal pagatore, non paga bene! È un truffatore! Ti promette tutto e ti lascia nudo. Anche Gesù è finito nudo ma sulla croce, per obbedienza al Padre, un’altra strada. Il serpente, il diavolo è astuto: non si può dialogare col diavolo. Tutti noi sappiamo cosa sono le tentazioni, tutti sappiamo, perché tutti ne abbiamo. Tante tentazioni di vanità, di superbia, di cupidigia, di avarizia… Tante”.

Il falso “dialogo” col diavolo porta pian piano alla corruzione. “Tanti corrotti, tanti pesci grossi corrotti che ci sono nel mondo dei quali conosciamo la vita sui giornali: forse hanno cominciato con una piccola cosa, non so, per non aggiustare bene il bilancio e quello che era un chilo: no, facciamo 900 grammi ma che sembra un chilo. La corruzione incomincia da poco, come questo, col dialogo: ‘Ma no, non è vero che ti farà male questo frutto! Mangialo, è buono! È poca cosa, nessuno se ne accorge. Fai, fai!’. E poco a poco, poco a poco, si cade nel peccato, si cade nella corruzione”.

La Chiesa – ha continuato – ci aiuta a “non essere ingenui” e ad “avere gli occhi aperti”.

“Nella tentazione non si dialoga, si prega: ‘Aiuto, Signore, sono debole. Non voglio nascondermi da te’. Questo è coraggio, questo è vincere. Quando tu incominci a dialogare finirai vinto, sconfitto. Che il Signore ci dia la grazia e ci accompagni in questo coraggio e se siamo ingannati per la nostra debolezza nella tentazione ci dia il coraggio di alzarci e di andare avanti. Per questo è venuto Gesù, per questo”

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