Papa: 'Custodire ogni vita è la base per la pace'
Nel primo giorno dell'anno l'invito di papa Francesco alla tutela della vita "dal concepimento alla morte naturale, perché ogni persona possa guardare con speranza al futuro". Nel nome di Maria lo sguardo alle mamme che "hanno il cuore pieno di dolore a causa della guerra".
Città del Vaticano (AsiaNews) - Nel primo giorno dell’anno la Chiesa invita a contemplare il mistero di Gesù “nato da donna”, nella Divina maternità di Maria. E proprio “ridare dignità alla vita di ogni nato da donna è la base fondamentale per costruire una civiltà della pace”. Rispetto “dal concepimento alla morte naturale”, così come di fronte agli orrori delle guerre di oggi.
È il messaggio che papa Francesco ha consegnato al mondo ha consegnato al mondo in questa 58.a Giornata mondiale della pace. Il 1 gennaio si è aperto con la Messa nella basilica vaticana. Nell’omelia il pontefice ha invitato a fissare lo sguardo su Gesù “nato da donna”. “Questo nuovo anno che si apre – ha detto - affidiamolo a Maria, Madre di Dio, perché anche noi impariamo come Lei a trovare la grandezza di Dio nella piccolezza della vita; perché impariamo a prenderci cura di ogni creatura nata da donna, anzitutto custodendo il dono prezioso della vita, come fa Maria: la vita nel grembo materno, quella dei bambini, quella di chi soffre, la vita dei poveri, la vita degli anziani, di chi è solo, di chi è morente".
"E oggi, Giornata mondiale della pace - ha aggiunto - questo invito che sgorga dal cuore materno di Maria siamo chiamati a raccoglierlo tutti - ha proseguito - custodire la vita, prendersi cura della vita ferita. Per questo, chiedo un impegno fermo a promuovere il rispetto della dignità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, perché ogni persona possa amare la propria vita e guardare con speranza al futuro”.
A Maria il papa ha affidato l’anno giubilare: “Consegniamo a Lei le domande, le preoccupazioni, le sofferenze, le gioie e tutto ciò che portiamo nel cuore. Affidiamo a Lei il mondo intero, perché rinasca la speranza, perché finalmente germogli la pace per tutti i popoli della Terra”.
All’Angelus papa Francesco ha poi invitato a guardare “mamme che hanno il cuore pieno di dolore, perché i loro figli sono stati portati via dalla violenza, dalla superbia, dall’odio. Quanto è bella la pace, che allieta la vita dei popoli! Quanto è disumana la guerra, che spezza il cuore delle mamme”.
Il pontefice ha ringraziato quanti si adoperano per trovare soluzioni alle guerre aperte in Palestina, Israele, nella martoriata Ucraina, in Myanmar. “Preghiamo perché su ogni fronte cessino i combattimenti e si lavori per la pace e la riconciliazione - ha aggiunto -. La guerra distrugge sempre, la guerra è sempre una sconfitta”. Infine, citando il suo messaggio per questa Giornata mondiale della pace, ha rinnovato una volta l’appello giubilare a “cancellare o ridurre quanto più possibile i debiti dei Paesi più poveri”.
01/01/2019 11:18