Papa Francesco incontra il presidente israeliano Reuven Rivlin: “cordiali colloqui”
Città del Vaticano (AsiaNews) – Papa Francesco ha ricevuto oggi in udienza il presidente israeliano Reuven Rivlin, alla sua prima volta in Vaticano. Rivlin è stato eletto nel giugno 2014, succedendo a Shimon Peres, che aveva invitato il pontefice in Terra Santa un mese prima.
Secondo il comunicato emesso dalla Sala stampa della Santa Sede, “durante i cordiali colloqui è stata affrontata la situazione politica e sociale del Medio Oriente, segnata da diversi conflitti, con particolare attenzione alla situazione dei cristiani e di altri gruppi minoritari”.
Un altro tema affrontato è “la necessità e l’urgenza di promuovere un clima di fiducia tra Israeliani e Palestinesi e di riavviare i negoziati diretti per raggiungere un accordo rispettoso delle legittime aspirazioni dei due Popoli, come contributo fondamentale alla pace e alla stabilità della Regione”. Il dialogo fra Israele e Palestina è interrotto da anni a causa del continuo incremento di colonie ebraiche su terreni occupati illegalmente o sequestrati ai proprietari palestinesi.
Giorni fa vi è stata una manifestazione contro nuovi insediamenti in Beit Jala. Ad essa era presente anche il patriarca emerito Michel Sabbah.
Il papa e Reuvlin, continua il comunicato, hanno sottolineato l’importanza del dialogo interreligioso e “la responsabilità dei leader religiosi nella promozione della riconciliazione e della pace”. A questo proposito, nelle scorse settimane, Israele ha fermato alcuni giovani di una yeshiva, sospettati di aver bruciato la casa di un palestinese (dove è morto un bambino di 4 anni) e di aver contribuito all’incendio della chiesa della moltiplicazione dei pani a Tabgha.
La Sala stampa nota che i due leader auspicano “una pronta conclusione dell’Accordo bilaterale in corso di elaborazione”. L’Accordo fondamentale fra Santa Sede e Israele è stato varato nel 1993, ma non è stato ancora ratificato in un pieno accordo bilaterale per alcune problematiche riguardanti le proprietà dei Luoghi santi, il Cenacolo, il regime di tassazione delle opere caritative.
L’incontro fra il pontefice e Rivlin ha toccato anche “la situazione delle scuole cristiane nel Paese”. Da alcuni giorni le scuole cristiane in Israele sono in sciopero. Professori e alunni denunciano una doppia discriminazione nei confronti delle istituzioni cristiane: il governo ha ridotto le sovvenzioni che ormai coprono solo il 29% delle spese; allo stesso tempo, il governo pone un limite alle rette che le scuole possono ricevere dalle famiglie. In questo modo, diverse scuole non riescono più a far fronte alle spese annuali e rischiano di chiudere.
La discriminazione avviene se si paragona quanto avviene con le scuole ebraiche ultraortodosse, che vengono sovvenzionate in toto dal governo e non subiscono ispezioni dal ministero dell’educazione, sebbene esse non siano in regola col curriculum degli studi.
Rivlin ha donato al papa la riproduzione di una stele con la scritta “Casa di David” in aramaico, che risale al nono secolo a.C.; il pontefice gli ha regalato una medaglia di bronzo raffigurante due parti unite da un ramo di ulivo.