P. Cui Qingqi sarà il nuovo vescovo di Wuhan
La cerimonia di ordinazione si terrà l’8 settembre nella cattedrale di S. Giuseppe. La sede episcopale era vacante da 14 anni. La nomina da parte delle autorità governative era arrivata poco meno di un anno fa. Sarà la quarta ordinazione dopo il rinnovo dell'accordo sino-vaticano. Il problema della giurisdizione vescovile rispetto a tre diversi sedi.
Roma (AsiaNews) – Padre Giuseppe Cui Qingqi sarà il nuovo vescovo di Wuhan. L’avviso ufficiale emesso dalla diocesi locale informa che l’ordinazione si terrà l’8 settembre, nella festa della Natività di Maria, alle 8:08 (mattino in Cina) nella cattedrale di S. Giuseppe. Diverse fonti sul luogo hanno confermato ad AsiaNews la notizia.
Nell’ultimo anno e mezzo, Wuhan è salita alle cronache per essere considerata l’epicentro della pandemia da Covid-19. La capitale dell’Hubei è una sede episcopale significativa: è dove il 13 aprile 1958 è avvenuta la prima ordinazione di due vescovi senza l’approvazione della Santa Sede. Si trattava di mons. Bernardino Dong Guangqing, vescovo di Hankou, e mons. Marco Yuan Wenhua, vescovo di Wuchang.
Già da tempo si era auspicata la consacrazione del vescovo di Wuhan, come prova e simbolo dell’autonomia della chiesa ufficiale riconosciuta e controllata dal Partito comunista cinese (Pcc). Nel 2007 le autorità governative avevano scelto p. Giuseppe Shen Guo’an come responsabile diocesano e lo avevano sostenuto come candidato episcopale, fissando la data della sua ordinazione per il 9 giugno 2011.
Senza alcuna spiegazione, la consacrazione di p. Shen era stata cancellata a pochi giorni dal suo svolgimento. Egli ha continuato a fare da responsabile diocesano, ma nel dicembre 2012, quando si è accordato con il clero per un trasferimento di posti e incarichi, le autorità governative hanno smesso di appoggiarlo e l’hanno sostituito con p. Cui, imponendo questi come amministratore diocesano.
Un francescano dei frati minori, p. Cui è nato nel 1964 a Changzhi (Shanxi) ed è stato ordinato sacerdote nel 1991. Oltre a essere amministratore, ha occupato finora anche il ruolo di segretario diocesano e vicario generale.
La sua elezione “democratica” a candidato episcopale è avvenuta il 27 settembre 2020: gli organismi ecclesiali fedeli al Pcc hanno sottoposto il suo unico nome alla Santa Sede. Come ovvio, il Vaticano non ha potuto rifiutare la nomina, anche se le possibilità concrete di valutarne l’idoneità sono evidentemente limitate.
Quella di p. Cui sarà la quarta ordinazione dopo il rinnovo nell’ottobre scorso dell’accordo sino-vaticano sulle nomine episcopali in Cina. La prima ha riguardato il vescovo di Qingdao (Shandong); la seconda quello di Hongdong-Linfen (Shanxi) e l’ultima mons. Li Hui, ordinato nuovo vescovo coadiutore di Pingliang (Gansu) il 28 luglio.
La consacrazione di p. Cui pone il problema della sua giurisdizione come vescovo. Secondo il governo cinese, la diocesi di Wuhan comprende le tre sedi vescovili che esistono per la Chiesa cattolica: Hankou, Wuhan e Wuchang. Non si sa di preciso con quale giurisdizione la Santa Sede ha approvato il nuovo vescovo, dal momento che il problema dei confini delle diocesi non è stato ancora risolto in modo ufficiale.
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