Onu: lo sviluppo dell’Asia-Pacifico non è sostenibile
Il Pil pro-capite cresce, ma anche la distruzione e l’esaurimento delle risorse ambientali. Nella regione si emettono la metà dei gas serra liberati nell’atmosfera. Si continua a perdere superficie boschiva. L’Onu chiede miglioramenti nella gestione dei rifiuti e nella difesa contro i disastri naturali.
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – La regione Asia-Pacifico è lontana dal raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite per il 2030, lo rivela un nuovo studio della Commissione economica e sociale Onu per l’Asia e il Pacifico.
Le economie dell’area continuano a crescere. Il loro Pil pro-capite è più del doppio della media globale, e almeno 18 Paesi hanno fatto progressi nel ridurre le disparità di ricchezza al loro interno. Il problema è che nella regione non si arresta la distruzione e l’esaurimento delle risorse ambientali.
La quota di produzione di energia rinnovabile è scesa al 16%, una delle più basse a livello globale. Metà dei gas serra liberati nell’atmosfera sono emessi in questa parte del globo: valore che è raddoppiato dai livelli del 2000. Il 35% delle nazioni interessate continua a perdere superficie boschiva.
Secondo Armida Salsiah Alisjahbana, vice segretario dell’Onu, la regione Asia-Pacifico sta facendo poco per promuovere un consumo e una produzione responsabili, e contrastare il cambiamento climatico. A suo dire, gli Stati dell’area devono imparare a usare le risorse naturali in modo più sostenibile; migliorare la gestione dei rifiuti e degli agenti chimici; rinforzare le difese contro i disastri naturali; e adattarsi alle nuove sfide climatiche attraverso l’adozione di politiche integrate.
07/01/2022 09:18
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