30/05/2023, 14.13
VIETNAM
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Ondata di caldo nel sud-est asiatico: Hanoi spegne i lampioni per garantire l'aria condizionata

I sovraccarichi rischiano di gravare sulla rete elettrica nazionale. Il governo ha chiesto anche agli industriali di ridurre le attività nelle ore di punta. Il Vietnam e altri Paesi della regione hanno sperimentato temperature record fino a 45 gradi. 

Hanoi (AsiaNews/Agenzie) - Nella capitale del Vietnam le autorità locali hanno deciso di spegnere i lampioni per mantenere in funzione la rete elettrica nazionale in caso di un aumento della domanda di aria condizionata mentre il Paese affronta un’intensa ondata di calore. "Fuori fa così caldo che le persone devono indossare indumenti protettivi per rinfrescarsi e non scottarsi", ha detto un residente 67enne di Hanoi. 

Mentre le temperature questa settimana dovrebbero oscillare tra i 26 e i 38 gradi, l’agenzia nazionale per il meteo ha avvertito che il caldo estremo potrebbe continuare anche per tutto il mese di giugno. E così la domanda di aria condizionata, ha sottolineato la più grande compagnia elettrica del Paese, la Vietnam Electricity (EVN), rischia di gravare sulla rete elettrica nazionale. Per far fronte al problema Hanoi ha deciso di accendere l’illuminazione pubblica mezz'ora più tardi e di spegnerla mezz’ora prima, mentre in alcune strade e parchi verrà dimezzata. "Se tutte le persone risparmiano energia, tutti avranno sufficiente elettricità. In caso contrario, ci sarà un parziale sovraccarico che metterà a rischio la rete elettrica", ha spiegato Luong Minh Quan, dipendente di EVN.

La settimana scorsa il governo del Vietnam ha chiesto ai propri cittadini di spegnere i dispositivi elettronici quando non sono in uso e di mantenere l’aria condizionata sopra i 26 gradi, mentre agli uffici governativi è stato imposto di ridurre il consumo elettrico di un decimo. Le autorità locali stanno inoltre cercando di convincere gli industriali a ridurre le attività nelle ore di punta per evitare un carico eccessivo a livello nazionale. Più di 11mila aziende hanno finora accettato di ridurre i consumi ove possibile.

A inizio mese il Vietnam aveva registrato nel distretto settentrionale di Tuong Duong la temperatura più alta mai rilevata di 44,2 gradi. Tra aprile e maggio ci sono stati picchi di 43-45 gradi anche in Laos e in Thailandia. Secondo alcuni studi, a causa del cambiamento climatico, le ondate di calore si verificheranno con una frequenza dalle tre alle 10 volte maggiore entro la fine del secolo. L’area più a rischio è quella dei Tropici, in cui è compresa gran parte dell’Asia, dove i giorni di “calore estremamente pericoloso” (sopra i 51 gradi) potrebbero raddoppiare.

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