15/07/2024, 10.54
ISRAELE - PALESTINA
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Olimpiadi fra ‘resistenza’ palestinese e omaggio ‘segreto’ alle vittime di Monaco ‘72

Per il capo del Comitato Jibril Rajoub vi sarà grande “attenzione” e pressione sugli otto atleti, simbolo di un popolo in guerra. Per l’ottava volta da Atlanta 1996 ai Giochi, saranno presenti in diversi sport dal nuoto al pugilato. Per il timore di attentati si svolgerà in un luogo nascosto la cerimonia di commemorazione degli 11 atleti israeliani uccisi dai palestinesi di “Settembre nero”. 

Gerusalemme (AsiaNews) - Gli otto atleti palestinesi alle Olimpiadi di Parigi, in programma dal 26 luglio all’11 agosto, saranno un simbolo di “resistenza” agli occhi del mondo, di fronte al dramma che si sta consumando a Gaza teatro della guerra di Israele ad Hamas in risposta all’attacco terrorista del 7 ottobre scorso. È quanto ha affermato ieri un ministro palestinese, in occasione della partenza della delegazione ufficiale che ha lasciato la Cisgiordania per raggiungere la Francia, nazione ospitante la XXXIII edizione, a cento anni esatti dall’ultima volta nel 1924 (la prima nel 1900). Questa sarà l’ottava volta che gli rappresentanti palestinesi saranno presenti ai Giochi dal 1996, ma prima prima volta secondo il capo del Comitato olimpico Jibril Rajoub vi sarà grande “attenzione” e pressione sugli atleti. 

Varsen Aghabekian Shahin, ministro palestinese per gli Affari esteri, sottolinea in un incontro pubblico ieri a Ramallah che gli atleti di stanno preparando per l’inizio dei Giochi in un “momento molto buio della nostra storia”. Rivolgendosi alla delegazione ha aggiunto che “non siete solo atleti, siete anche... simboli della resistenza palestinese”. Intanto gli organizzatori francesi hanno rafforzato le misure di sicurezza a causa del conflitto nella Striscia. “Vogliamo - ha proseguito il capo del Comitato olimpico - che questa partecipazione sia un messaggio dei palestinesi al mondo, che è ora che siano liberi nella loro patria”. “Con questa partecipazione, vogliamo presentare la sofferenza del popolo palestinese - afferma. e le uccisioni senza precedenti che avvengono a Gaza.

Rajoub, in passato al centro della polemica come ricorda il Times of Israel (Toi) per aver lodato i terroristi di Monaco 72, ha poi riferito che circa 400 atleti, allenatori e funzionari sportivi di Gaza sono stati uccisi o feriti dall’inizio della sanguinosa guerra. Gli attacchi nel sud di Israele hanno inoltre causato la morte di 1.195 persone, per lo più civili, secondo un conteggio dell’Afp basato su dati israeliani. L’offensiva militare dell’esercito con la stella di David (Idf) ha ucciso almeno 38.584 persone nella Striscia, anch’esse per lo più civili, secondo il bilancio pubblicato dal ministero della Sanità del movimento estremista.

Majed Abu Marahil, corridore sulle lunghe distanze e primo palestinese a partecipare alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996, è morto a giugno. Secondo i funzionari, egli è deceduto in seguito a una insufficienza renale non curata perché gli ospedali di Gaza sono stati devastati dal conflitto. Rajoub concluso ricordando che portare gli atleti a Parigi “è già una vittoria”. Saranno presenti nell’atletica, nuoto, tiro con l’arco, taekwondo, judo e pugilato. Uno si è assicurato un posto attraverso le regolari qualificazioni e sette hanno ricevuto inviti speciali. Fra gli oggi vi è la 24enne nuotatrice Valerie Tarazi (nella foto), doppia nazionalità Usa e palestinese, vincitrice dei Giochi arabi dello scorso anno in Algeria. “Essere a Parigi - ha affermato - per la Palestina è molto importante, partecipare a una competizione di nuoto globale in un momento in cui non ci sono posti per allenarsi è surreale”.

Durante i Giochi in un clima di guerra da Gaza all’Ucraina (con gli atleti russi e bielorussi che non potranno concorrere con bandiera e inno) 30mila fra poliziotti e gendarmi saranno dispiegati nella capitale francese, insieme a circa 20mila soldati per garantire la sicurezza. Inoltre, si prevede che tra i 17mila e i 22mila contractors privati saranno dislocati nei siti olimpici e fan zone.

Proprio per questioni di sicurezza gli organizzatori avrebbero deciso di svolgere la cerimonia di commemorazione delle vittime dell’attacco terroristico alle Olimpiadi di Monaco del 1972 all’esterno del villaggio olimpico, in un luogo segreto. Il timore è che l’evento, considerato altamente sensibile, possa essere preso di mira dagli estremisti. Secondo Israel Hayom, la cerimonia era originariamente prevista per il 24 luglio presso il comune di Parigi, ma è stata annullata. Al suo posto si terrà una cerimonia alternativa in tono minore, con un numero inferiore di partecipanti, in un luogo che non sarà reso noto al pubblico. Il Comitato olimpico israeliano ha smentito la notizia secondo cui la cerimonia sarebbe stata spostata a causa di minacce; al contrario, si sarebbe trattato solo di un problema logistico, poiché i permessi specifici necessari per tenere l’evento in comune non potevano essere rilasciati nei giorni precedenti la cerimonia di apertura delle Olimpiadi.

La cerimonia ricorda le 11 vittime israeliane ai Giochi di Monaco del 1972, colpite dai miliziani del gruppo palestinese “Settembre nero”; un commando si è infiltrato nel villaggio olimpico, sequestrando gli atleti e uccidendone 11 prima di essere fermati. La prima commemorazione si è tenuta ai Giochi di Tokyo 2020. La decisione di promuovere un evento ufficiale per le vittime dell’attacco è stata presa dal presidente del Cio dopo una campagna delle famiglie delle vittime.

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