Nuovo libro del presidente turkmeno: promuove la ‘felicità’ di Stato
L’ultima fatica letteraria di Gurbanguly Berdymuhamedov esalta l’indipendenza del Paese. Di fatto la popolazione è obbligata a comprarla e leggerla. In via ufficiale i proventi delle vendite “consigliate” sono destinati ai sacrifici caritativi islamici.
Mosca (AsiaNews) – Il presidente turkmeno Gurbanguly Berdymuhamedov ha presentato in Parlamento il suo nuovo libro dedicato al trentennale dell’indipendenza del Paese. Il volume si intitola “L’indipendenza è la nostra felicità”, e verrà diffuso tra la popolazione con una pressante campagna, a partire dai dipendenti pubblici e dagli studenti che saranno di fatto obbligati a comprarlo, leggerlo e proporlo a loro volta ai concittadini.
I dirigenti delle varie regioni sono a loro volta incaricati di organizzare presentazioni ed eventi per promuovere la “felicità di Stato” e motivare la popolazione che al momento, nella stretta di una crisi economica sempre più inarrestabile, non appare allineata a sufficienza al verbo presidenziale.
Come informano i corrispondenti di Radio Azatlyk, nel velayat (provincia) di Lebap, i rappresentanti della cultura hanno indetto un concorso per comporre un’opera musicale che celebri la nuova fatica di Berdymuhamedov. Ai vincitori sarà assegnata una medaglia, da consegnare il prossimo anno al successivo anniversario della festa dell’indipendenza. Sempre a Lebap gli studenti delle scuole superiori hanno promesso di imparare il nuovo libro a memoria. Per sostenere il meritevole impegno, a chi saprà dimostrare la perfetta conoscenza della “felicità” è stato promesso un compenso di 100 manat (circa 25 euro).
Secondo la stampa ufficiale, il libro del presidente è uscito in tre lingue: turkmeno, inglese e russo. Il testo è dedicato alle tante conquiste ottenute dal Paese in questo trentennio post-sovietico. È il secondo volume firmato da Berdymuhamedov nel 2021; a maggio era uscito “La bianca città di Ashgabat”, testo dedicato ai 140 anni dalla fondazione della capitale. In 15 anni di presidenza, il leader turkmeno ha firmato oltre 60 volumi, su varie tematiche, le cui edizioni si susseguono con scadenze sistematiche, soprattutto in relazione alle feste di Stato e ai grandi avvenimenti della vita nazionale.
Ad esempio nel dicembre 2020 la nazione ha festeggiato il quarto di secolo di neutralità politica con il libro “Il Turkmenistan, Patria della Neutralità”, che faceva seguito a quello del 2015 (ventennale) intitolato “Turkmenistan neutrale”. L’anno scorso Berdymuhamedov ha presentato e “proposto” alla lettura di ciascuno il testo “Il mondo spirituale dei turkmeni”. Molti libri presidenziali sono dedicati all’allevamento dei cani e dei cavalli, alle tante tradizioni popolari e culturali turkmene, come i tappeti, il tè e le piante medicinali, queste ultime ritenute dal presidente decisive per preservare il Paese dal Covid-19.
L’uomo forte di Ashgabat non si stanca di ribadire che tutti i proventi delle vendite “consigliate” (con prelievi obbligatori ai dipendenti pubblici) sono impegnati per i sacrifici rituali islamici (sadaka), in cui è previsto di sfamare i più poveri con la terza parte del cibo e dei beni della famiglia. Insieme ai libri, i sacrifici caritativi sono sostenuti anche dalla vendita al dettaglio delle immagini presidenziali (quadri, striscioni, cartoline, magliette), che vengono rinnovate diverse volte all’anno.
Proprio nelle fasi peggiori della crisi alimentare di questi mesi (e anche della diffusione, ufficialmente negata, del coronavirus), le immagini del presidente vengono aggiunte ai prodotti in vendita, per favorirne la diffusione e alleviarne il peso economico.
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