14/06/2024, 14.30
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Nell'Orissa un tribale al governo per il BJP: il cambio di paradigma dei nazionalisti

Il nuovo chief minister Mohan Charan Majhi appartiene alla comunità santal ed è cresciuto all'interno del RSS, il gruppo paramilitare che propaganda la supremazia indù. In passato ha sostenuto un fanatico accusato di diversi omicidi di cristiani e musulmani. Secondo gli esperti il BJP sta cercando di dimostrare che anche quanti appartengono alle caste svantaggiate possono arrivare al potere. 

Bhubaneswar (AsiaNews) - L’Orissa ha per la prima volta un chief minister appartenente al Bharatiya Janata Party (BJP), il partito ultranazionalista indù da cui proviene anche il premier Narendra Modi. Si tratta di Mohan Charan Majhi, che alle ultime elezioni locali - tenutesi in contemporanea con le elezioni per la Lok Sabha, la Camera bassa del Parlamento indiano - ha sconfitto Naveen Patnaik, al potere da 24 anni, e il suo partito, il Biju Janata Dal (BJP), un partito regionale, conquistando 78 dei 147 seggi dell'Assemblea legislativa (il BJD ne ha ottenuti 51 e il Congress, principale partito all’opposizione, 14). Il BJP si è inoltre assicurato 20 dei 21 seggi parlamentari dell’Orissa (solo uno è stato vinto dal Congress).

A due giorni dal giuramento come nuovo chief minister, però, sono già emerse controversie riguardo la sua figura: Majhi ha infatti partecipato alla campagna per il rilascio di Dara Singh, un fanatico dell’organizzazione militante indù Bajrang Dal, condannato all’ergastolo nel 1999 per l'omicidio del missionario australiano Graham Staines, arso vivo insieme a suoi due figli in una delle tante terribili pagine nere della storia delle persecuzioni contro i cristiani in questo Stato indiano. 

L'assalto al reverendo Staines fu solo l’ultimo di una serie di crimini di Singh contro persone appartenenti alle minoranze: è stato dichiarato colpevole anche per l'omicidio di un commerciante musulmano al quale aveva reciso le braccia prima di dargli fuoco, e per l'omicidio di un sacerdote cattolico, p. Arul Das, ucciso da una freccia durante la fuga, dopo che era stato dato fuoco alla sua chiesa. Graham Staines, invece, gestiva una casa per lebbrosi. Dara Singh guidò una folla di persone verso l’auto in cui dormiva il missionario e, come negli altri casi, gli diede fuoco.

Quando nel 2022 le autorità carcerarie della prigione di Keonjhar impedirono a Singh di vedere i propri familiari e avvocati, Mohan Charan Majhi, al tempo capogruppo del BJP, insieme ad altri membri del partito, manifestò contro la decisione, affermando che all’interno del partito si sarebbe forse discusso riguardo a un modo per sostenerlo. La campagna di protesta fu organizzata e guidata da Suresh Chavhanke, direttore di Sudarshan TV che non ha mai mascherato la propria islamofobia. 

Mahji, 52 anni, proviene da una famiglia dell'etnia santal, che rappresenta circa il 23% della popolazione totale dell’Orissa. È il terzo leader tribale a ricoprire la carica, ma il primo eletto nelle fila del BJP: i suoi predecessori facevano parte del Congress. Da giovanissimo, come il premier Narendra Modi, è entrato a far parte del Rashtriya Swayamsevak Sangh (RSS), organizzazione paramilitare di ispirazione fascista legata al BJP che sostiene la supremazia dell’induismo. Successivamente ha lavorato come insegnante in una delle scuole gestite dall’RSS, per poi dedicarsi alla carriera politica, soprattutto in qualità di rappresentante delle comunità tribali. Eletto per la prima volta all’Assemblea legislativa nel 2000, nella circoscrizione di Keonjhar, riservata per legge a membri dei gruppi tribali, ha posto l’attenzione sulle violazioni ambientali e sulle pratiche di corruzione all’interno del settore minerario. 

Anche se le ultime elezioni hanno registrato un netto calo dell’influenza del BJP, - che per restare al governo a New Delhi ha bisogno, per la prima volta, del sostegno dei partner di coalizione - secondo gli analisti il partito è stato abile ad assicurarsi i voti tribali. Ed è tra le popolazioni indigene che cercherà di ricostruire la propria base, segnando un cambio di paradigma importante. Le popolazioni indigene, infatti, in passato sono state storiche sostenitrici del Congress e poi, nel caso dell’Orissa, del BJD. Il fatto che nel 2022 sia stata eletta come presidente dell’India Droupadi Murmu, originaria di Rairangpur, un altro distretto dell’Orissa, ha sicuramente avuto un peso, sottolineano gli esperti.

L’analista Robi Das ha spiegato a Frontline che il BJP ha rotto con la mentalità feudale che caratterizzava l’Orissa: “Per la prima volta, la casta inferiore domina il governo”, ha commentato. “Ho sempre pensato che il BJP fosse un partito delle caste superiori, ma questo governo sembra cambiare questa percezione. Se osservate la composizione del gabinetto, vedrete che ci sono tre ministri tribali, compreso il chief minister; c'è un ministro dalit; e ci sono rappresentanti della casta contadina e della casta guerriera. Le caste superiori, che hanno sempre governato lo Stato, non sono state prese in considerazione”. E questo, potrebbe essere un importante punto di ripartenza per il BJP.

 

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