Nel 2019, sull’Indonesia si sono abbattute 3.622 catastrofi naturali
Circa il 90% sono riconducibili a fenomeni idrometeorologici come tornado, inondazioni e frane. Con molta probabilità nel 2020, la situazione non migliorerà a causa dei diffusi danni ambientali. Le agenzie governative s’incontrano per coordinare e armonizzare gli interventi in caso di emergenza.
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Solo quest’anno, l'Agenzia indonesiana per la mitigazione dei disastri (Bnpb) ha registrato 3.622 catastrofi naturali in tutto il Paese. Circa il 90% di queste (2.699 casi), sono riconducibili a fenomeni idrometeorologici come tornado, inondazioni e frane. L’aumento di tali eventi ha costretto il governo a migliorare i protocolli di risposta alle emergenze, poiché gli esperti prevedono che la tendenza continui anche l'anno prossimo. Nel 2018 la Bnpb aveva registrato 3.397 disastri, circa 2.500 dei quali di natura idrologica. Ma nonostante il maggior numero di catastrofi, nel 2019 il numero delle vittime – 475 morti e 108 dispersi – è inferiore rispetto all'anno scorso, quando forti terremoti, tsunami e smottamenti in alcune parti del Paese ne hanno causate 4.231 in totale.
L'Agenzia governativa ha pubblicato i dati ieri. Essi mostrano che nel 2019 la maggior parte dei disastri sono stati causati da tornado, in oltre 1.280 casi. Inondazioni e frane si sono abbattute sull’arcipelago 734 e 685 volte, rispettivamente. Agus Wibowo, portavoce della Bnpb, spiega che con molta probabilità nel 2020 la situazione non migliorerà per via dei diffusi danni ambientali. Secondo i dati del ministero dell'Ambiente e delle Foreste, tra il 2017 e il 2018 l'Indonesia ha perso circa 440mila ettari di boschi. Per fare un confronto, la dimensione dell'isola di Bali è di circa 578mila ettari. La Bnpb afferma che a questi si aggiungono oltre 942.480 ettari di foresta andati in fumo nei devastanti incendi avvenuti quest’anno in Kalimantan (il Borneo indonesiano) e sull’isola Sumatra.
Nella giornata di ieri, presso il quartier generale di Central Jakarta la Bnpb ha ospitato una riunione con l'Agenzia indonesiana di Meteorologia, Climatologia e Geofisica (Bmkg), l’Agenzia nazionale per la ricerca e soccorso (Basarnas), la Polizia nazionale (Polri) e le Forze armate (Tni). Sul tavolo di discussione vi era un modo per coordinare e armonizzare l’intervento delle varie organizzazioni in caso di disastro ambientale.
L'aumento delle catastrofi idrologiche ha spinto la Basarnas a migliorare i tempi di risposta. Di recente, l’Agenzia ha rinnovato con successo il protocollo di gestione delle operazioni di salvataggio, abbreviandone i tempi di attivazione da 30 a 26 minuti successivi alla catastrofe. Tutte le squadre di soccorso, ha aggiunto, sono pronte alla mobilitazione 24 ore su 24 in 67 postazioni sul territorio nazionale. Qui la Basarnas può contare su 4.500 volontari addestrati e 3mila operatori a tempo pieno. Anche la Brigata mobile della polizia nazionale (Brimob) sta prendendo provvedimenti per affrontare la temuta stagione delle piogge: sono 2.500 gli agenti pronti ad essere dispiegati se necessario.