23/06/2016, 08.53
MYANMAR
Invia ad un amico

Myitkyina, soldati birmani uccidono uno studente universitario Kachin

La vittima è il 19enne Gum Seng Aung, matricola all’Università di informatica della città. Secondo il governo il giovane avrebbe attaccato i militari, che hanno risposto aprendo il fuoco. Testimoni e fonti locali smentiscono la ricostruzione dell’esercito. Attivisti si mobilitano sui social per chiedere giustizia. 

Yangon (AsiaNews) - Nuove violenze nello Stato Kachin, nel nord del Myanmar, che vedono protagonisti i militari ai danni della popolazione civile. L’esercito birmano ha ucciso a colpi di arma da fuoco un giovane di 19 anni, Gum Seng Aung. L’attacco è avvenuto lo scorso 20 giugno verso le 9.40 di sera, nei pressi della postazione dell’esercito a Thida, nell’area urbana di  Myitkyina, capitale dello Stato. 

Secondo quanto riferiscono fonti locali, Gum Seng Aung era una matricola dell’Università di informatica. Alcuni soldati dell’esercito birmano a guardia del ponte di Bala Min Htin - che attraversa il fiume Irrawaddy e collega Myitkyina a Waimaw - gli hanno sparato ferendolo a morte.

Ad aprire il fuoco sarebbero stati l’appuntato Nan Hee Khin Dan e il soldato semplice Maung Maung, membri del battaglione 727, addetto al trasporto e alla logistica della divisione settentrionale. 

Testimoni affermano che la modalità e il numero delle ferite, unite al racconto dei due soldati, farebbero pensare all’omicidio volontario del 19enne studente. Alcune personalità Kachin della zona, dietro anonimato, parlano di un’azione compiuta per coprire un crimine commesso dai superiori. 

I soldati riferiscono che Gum Seng Aung avrebbe fatto parte di un gruppo che ha assalito alcuni civili, scortati in quel momento da alcuni soldati dell’esercito ai quali avevano chiesto aiuto per rientrare nelle loro abitazioni. Il giovane sarebbe morto durante un corpo a corpo con i militari, che gli hanno sparato uccidendolo. 

Tuttavia, alcuni fonti giunte sul luogo dell’incidente riferiscono che non vi sarebbero segni di lotta fra il giovane e i soldati e che le loro uniformi erano immacolate. Il corpo del giovane presentava i segni dei proiettili da entrambi i lati, all’altezza delle spalle. Inoltre, i testimoni negano vi fosse un gruppo di persone responsabili dell’attacco; al contrario, il giovane era solo o in compagnia di due amici che sono fuggiti nel timore di ritorsioni dei militari. 

In queste ore attivisti Kachin hanno aperto una pagina su Facebook (nella foto), in cui chiedono “giustizia” per l’uccisione del giovane Gum Seng Aung. Alle esequie in programma oggi saranno presenti centinaia di amici e colleghi studenti, che frequentavano la stessa facoltà del 19enne ucciso. Egli lascia i genitori e un fratello più giovane. 

Il Myanmar è composto da oltre 135 etnie, che hanno sempre faticato a convivere in maniera pacifica, in particolare con i precedenti governi - in mano ai militari - e la sua componente di maggioranza birmana. In passato la giunta ha usato il pugno di ferro contro i più riottosi, fra cui i Kachin nell'omonimo territorio a nord, lungo il confine con la Cina, e più di recente con i ribelli Kokang nello Stato Shan, dove è stata dichiarata l’emergenza.

Divampata nel giugno 2011 dopo 17 anni di relativa calma, la guerra fra Tatmadaw e Kachin ha causato decine di vittime civili e almeno 200mila sfollati; in passato i vescovi della regione hanno lanciato un appello per la pace, auspicando una soluzione "duratura" al conflitto.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Poso, violenze anticristiane: estremisti incendiano una chiesa protestante
23/10/2012
Nuove tensioni tra ribelli maoisti e governo
26/10/2009
Myanmar, l’esercito attacca un campo Kachin: 23 morti e 13 feriti
20/11/2014
Myitkyina, migliaia di cattolici marciano per la pace e per gli sfollati Kachin usati come scudi umani
29/05/2018 07:50
Kachin, dopo 55 giorni di scontri “la situazione della popolazione è drammatica”
11/10/2016 11:34


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”