Mumbai, l'arcivescovo dell'Orissa tra i migranti impoveriti dalla pandemia (VIDEO)
Mons. John Barwa ha presieduto una messa per i tribali emigrati dalla sua regione e aiutati dai redentoristi durante il lockdown: “Siamo gli ultimi, ma Dio non ci abbandona”.
Mumbai (AsiaNews) - Sono tra i più colpiti dalle ricadute economiche della pandemia. Senza lavoro, né salario, né casa, hanno trovato in questi mesi nella Chiesa l'aiuto per andare avanti. È quanto accaduto a Mumbai a una comunità di tribali della regione di Chhotanagpur (l'area che comprende gli Stati di Orissa, Jharkhand e Chhattisgarh), immigrati nella grande metropoli in cerca di lavoro e a causa del lockdown, lasciati all'improvviso senza nulla. Ieri, si sono riuniti per una messa di ringraziamento organizzata da Pahunch, l'associazione promossa dai redentoristi che si prende cura di loro. A presiedere la celebrazione - tenuta nella parrocchia di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso a Chembur - è giunto dall'Orissa l'arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar, mons. John Barwa.
La liturgia è stata scandita dai gesti, dalle musiche e dalle danze proprie delle popolazioni tribali e l'arcivescovo stesso si è rivolto ai fedeli alternando all'hindi anche il sadri, il dialetto parlato in Orissa. Mons. Barwa ha ringraziato l'associazione Pahunch per la bontà e la misericordia dimostrata verso i tribali migranti, soprattutto durante la pandemia. “Noi siamo gli ultimi - ha detto l'arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar, lui stesso di origini tribali - ma Dio è fedele e non ci abbandona. Voi siete venuti qui a Mumbai in cerca del necessario per vivere, ma dovete anche restare forti nella fede”.
Mons. Barwa ha invitato i migranti a lasciarsi ispirare anche in questa nuova prova dalla testimonianza dei martiri di Kandhamal, uccisi nella persecuzione dell'Orissa del 2008 e di cui è in corso la causa di beatificazione. Ringraziando infine i padri redentoristi per l'aiuto economico, sanitario, sociale e spirituale che stanno offrendo, l'arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar ha chiesto alcuni altri piccoli gesti concreti in favore dei migranti anche all'arcidiocesi di Mumbai, rappresentata al rito dal vescovo ausiliare Alwyn D'Silva: la registrazione per luogo d'origine, luogo di lavoro e parrocchia, l'aiuto nell'ottenere i documenti di identità e la celebrazione di almeno una Messa in lingua hindi alla domenica.
“Questa liturgia - ha dichiarato ad AsiaNews padre Joseph Ivel Mendanha a nome dei redentoristi - è stata un'occasione per ringraziare il Signore per il dono di riconoscerci fratelli anche nell'esperienza della pandemia. Incoraggiati da questa esperienza andremo avanti nella nostra missione per questa umanità ferita, come papa Francesco ci indica nell'enciclica Fratelli Tutti”.
08/06/2020 09:07
01/06/2020 11:28
30/12/2020 11:10
25/10/2023 16:22