Mumbai, card. Gracias: 'Accuse false contro di me sul web'
Il porporato è accusato di aver insabbiato i presunti crimini del vescovo di Mysore, mons. K. A. William. In un video spiega: "Conversazione manipolata". Il cardinale voleva convincere il vescovo a fare un test di paternità che ne provasse l'innocenza presso l'ospedale cattolico di St. John, "un'istituzione affidabile, rinomata e rispettabile".
Mumbai (AsiaNews) - “Nell'interesse della verità e per il bene della Chiesa, comunico direttamente con voi”, ha affermato il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, in un video pubblicato due giorni fa dall’arcidiocesi. Il porporato ha voluto fare chiarezza riguardo le accuse che lo vedrebbero coinvolto nell’”insabbiamento” di una vicenda legata al vescovo di Mysore, mons. Kannikass Antony William.
Mons. William è accusato di aver avuto dei figli dopo aver intrattenuto relazioni con più amanti e di aver ucciso quattro sacerdoti che gli si opponevano. Una commissione vaticana composta da tre vescovi ha cominciato a indagare a febbraio 2021 dopo che un gruppo di sacerdoti locali ha scritto una lettera a papa Francesco nel 2019.
“Sono rimasto molto addolorato quando recentemente diversi fedeli hanno condiviso con la mia équipe alcuni video e messaggi che hanno fatto il giro dei social media”, ha raccontato l’arcivescovo Gracias. “Si tratta di una conversazione tra me e il vescovo William avvenuta due anni fa. Mi sono reso conto che l'audio della conversazione è stato maliziosamente montato per dare l'impressione che ci sia stato un qualche tipo di collusione tra me e il vescovo William”.
Il card. Gracias ha continuato ammettendo di aver “esortato il vescovo William a fare un test di paternità” perché le “voci che circolavano” sulla questione “non erano un bene per la Chiesa e il modo migliore per porre fine alla controversia era questo test”.
“L’obiettivo” del porporato è sempre stato “quello di convincere mons. William di sottoporsi al test” presso “un'istituzione affidabile, rinomata e rispettabile come l’ospedale di St. John”.
L’Association of Concerned Catholics, un'organizzazione laica che si batte per sradicare la corruzione nella Chiesa indiana, aveva detto alla commissione vaticana di opporsi a un test del dna fatto in un ospedale cattolico per il rischio che il referto venisse manipolato.
"Ho suggerito l'ospedale St. John perché è un'istituzione credibile”, ha aggiunto il card. Gracias, e “per placare i timori del vescovo William di essere manipolato o esposto alla stampa”. Il porporato ha sottolineato di aver "scelto questo mezzo di comunicazione per fare chiarezza sul corso degli eventi che si sono verificati e per assicurarmi che voi, mio caro popolo, siate a conoscenza della verità".