Mosca: 7 miliardi di rubli per diffondere 'contenuti spirituali e morali' su internet
I fondi si sommano ad altri 3 miliardi già stanziati dal governo. Principali destinatari del progetto saranno i giovani. Iniziativa appoggiata dal patriarca Kirill (Gundjaev): "Necessario intervenire per rispondere alla crisi della gioventù", soprattutto dopo le proteste a favore di Aleksej Naval’nyj.
Mosca (AsiaNews) - Il governo russo ha deciso nei giorni scorsi di stanziare 7 miliardi di rubli (circa 9 milioni di euro) per 200 progetti finalizzati a “contenuti spirituali e morali” su internet, destinati alla gioventù. I fondi sono indirizzati all’Istituto per lo sviluppo di internet, col titolo di “contenuti di interesse statale” per il “Runet”, la variante autarchica di internet, per ora solo virtuale. I 7 miliardi andranno ad aggiungersi a un primo finanziamento di 3 miliardi, già inserito nel bilancio statale.
I contenuti etici indicati nel progetto sono diretti “alla formazione di una coscienza civile e di valori morali e spirituali tra i giovani”, e dovranno essere presentati entro il 31 dicembre di quest’anno, come ha dichiarato a Rbk il direttore generale dell’Istituto per lo sviluppo di internet, Anton Ključkin. Egli prevede per l’anno prossimo “un significativo aumento dei mezzi a disposizione” per oltre 15 miliardi di rubli, destinati a crescere ulteriormente negli anni successivi, per desiderio dello stesso presidente Putin.
L’Istituto diretto da Ključkin è attivo dal 2015, e alla sua fondazione hanno partecipato diversi organismi pubblici e privati per lo sviluppo delle tecnologie internet, con il sostegno dell’amministrazione presidenziale. Il compito dell’Istituto è quello di “creare uno spazio di discussione per internet e il settore delle comunicazioni, svolgendo ricerche pubbliche e su commissione e favorendo il dialogo tra l’industria e le autorità”.
Dal 2020 all’istituto sono stati affidati i concorsi pubblici per i contenuti destinati alla gioventù. Come spiega Ključkin, alla loro organizzazione partecipa la potentissima Gazprom-media insieme ad altri gruppi di primo piano, compreso il primo canale della televisione e il portale Yandex. È prevista una fruttuosa collaborazione con i produttori e le agenzie indipendenti, nell’ambito di progetti co-finanziati.
I progetti verranno quindi valutati da un consiglio di osservatori già insediato, e presieduto dal vice-direttore dell’amministrazione presidenziale Sergej Kirienko, già capo del governo negli anni di Eltsyn, e da molti indicato come un possibile erede di Putin. Di esso fanno parte rappresentanti al massimo livello del mondo dei media, del cinema e dello spettacolo. Il comitato per la produzione dei contenuti scelti sarà poi affidato al vice-direttore del Gruppo dei Media Nazionali, responsabile del settore dell’intrattenimento, Vjačeslav Murugov.
Uno dei più attivi produttori di contenuti internet in Russia, Anton Kalinkin, fondatore del cinema-web Chill, ha commentato l’iniziativa affermando che “certamente l’industria dei media e del web ha bisogno di questo sostegno statale, ma è molto difficile armonizzare il linguaggio dei contenuti “positivi” e filo-statali con l’auditorio a cui è destinato delle giovani generazioni dei russi di oggi”.
Lo stesso patriarca d Mosca Kirill (Gundjaev) ha sostenuto più volte quest’anno la necessità di “intervenire per rispondere alla crisi della nostra gioventù”, soprattutto dopo le proteste di gennaio a favore di Aleksej Naval’nyj, con tanti ragazzi scesi in strada a manifestare. Kirill aveva allora tuonato che “vediamo come spesso i nostri giovani perdano la testa, smarrendo ogni vero orientamento nella vita, influendo in modo distruttivo sull’intera società”. Proprio il patriarca aveva indicato la responsabilità primaria dei media, tra cui la televisione “e soprattutto internet”, ragione per cui si rende necessario “organizzare un flusso informativo che verifichi le idee che vengono diffuse, distinguendo quelle buone da quelle oscure”.
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