Moon a Trump: Seoul manderà un inviato speciale a Pyongyang
La prima telefonata fra i due leader dalla ripresa dei dialoghi intercoreani. I due Paesi ribadiscono l’impegno per la pace, ma la Casa Bianca non commenta l’invio del rappresentante.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente sudcoreano Moon Jae-in manderà in Corea del Nord un inviato speciale. Lo ha riferito egli stesso alla controparte americana, il presidente Donald Trump, durante la prima telefonata fra i due leader dall’inizio dei dialoghi intercoreani. Trump e Moon hanno parlato per 30 minuti, alle 10 di ieri sera, ora di Seoul.
Le due Coree sono tornate al tavolo dei negoziati dallo scorso gennaio, nel contesto delle Olimpiadi di PyeongChang. Al presente, Seoul spinge Pyongyang e Washington verso il dialogo, a cui si frappongono le diverse posizioni dei due Paesi sulle precondizioni necessarie: gli Usa chiedono alla Corea del Nord di rinunciare al nucleare, che si rifiuta.
“I due leader hanno concordato nel continuare gli sforzi per mantenere lo slancio nel dialogo Sud-Nord affinché esso porti alla denuclearizzazione della penisola coreana”, riporta l’ufficio presidenziale sudcoreano. Dalla Casa Blu non giungono però notizie sulla reazione di Trump alla decisione di inviare un rappresentante, sulla quale è rimasta in silenzio la stessa Casa Bianca.
Da parte sua, Moon insiste che se riprenderà il dialogo Corea del Nord-Usa, il riavvicinamento delle due Coree potrà favorire anche la ripresa dei negoziati a sei fra le due Coree, Stati Uniti, Giappone, Cina e Russia, in stallo dal 2008.
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