22/11/2024, 08.35
UZBEKISTAN
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Mirziyoyev (a parole) vuole più opposizione

di Vladimir Rozanskij

Nel discorso all'insediamento del nuovo Parlamento il presidente dell'Uzbekistan auspica "un sano confronto tra pareri opposti" e regole per la rappresentanza dei partiti minori, in un Paese dove i gruppi realmente contrari al governo vengono esclusi dalle competizioni elettorali. In crescita donne e giovani tra i deputati locali. 

Tashkent (AsiaNews) - Il presidente dell’Uzbekistan, Šavkat Mirziyoyev, ha aperto la prima seduta dell’Olij Mažilis, il Parlamento della repubblica nella nuova legislatura dopo le elezioni anticipate, seguite alle modifiche costituzionali e alla rielezione dello stesso presidente per un settennato. Secondo il leader incontrastato fin dal 2016 - anno della sua ascesa al potere dopo un quarto di secolo del dittatore post-sovietico Islam Karimov - “in Parlamento serve più opposizione”.

Per ottenere questo risultato, il presidente ha proposto di aumentare i “seggi garantiti” agli oppositori da tre a sei, di dare ad ogni rappresentante dei partiti formalmente all’opposizione una presidenza di comitato parlamentare, e almeno due vicepresidenze negli altri comitati. Mirziyoyev ritiene che “se una sana concorrenza e il confronto tra i pareri opposti si trasferiscono dalla campagna elettorale alle sale della camera legislativa, questo aiuterà senza alcun dubbio ad elaborare delle leggi che servano agli interessi della popolazione”.

Egli infatti osserva che “alle scorse elezioni i programmi e le idee dei partiti politici si distinguevano tra loro, vi era una lotta evidente tra ideologie politiche diverse”, senza specificare nei dettagli queste differenze più che altro rappresentative, visto che i gruppi realmente contrari alla politica del presidente non vengono ammessi alle competizioni elettorali. Per Mirziyoyev “nella nuova epoca che si è aperta, il parlamento deve diventare la vera casa del popolo, e la Camera un luogo creativo di generazione di idee attraverso discussioni e dibattiti costruttivi”.

Sono state quindi indicate le priorità su cui “liberare le energie creative di tutte le parti della società uzbeka”, a partire dal rafforzamento di un sistema generale di assicurazione medica. Serve inoltre un grande sostegno agli investimenti, soprattutto per la costruzione di scuole e asili, l’elaborazione di basi giuridiche per le tecnologie finanziarie più innovative, aiutare le start-up e il franchising, mettere a punto dei regolamenti per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, e allargare i meccanismi di mercato all’ambito dell’energia.

Il presidente ha osservato con compiacimento che la Camera bassa del Mažilis, quella che ha il compito di preparare i progetti di legge, si è rinnovata per il 60%, con 87 nuovi deputati a fronte dei 63 rieletti. Di questi 11 hanno meno di 35 anni, e il 38% di tutti i deputati sono donne, “il più alto indicatore in tutta l’Asia centrale”. Per la prima volta nella storia dell’Uzbekistan un mandato è stato ottenuto da un cittadino con invalidità.

Lo speaker del parlamento è stato confermato nella persona di Nuriddin Ismailov, che ricopre questo incarico dal 2015, e ci saranno soltanto due vice-speaker invece dei 7 precedenti. A questi incarichi sono stati nominati due rappresentanti del partito liberal-democratico, Mavluda Khodžaeva e Rakhimžon Khakimov, che per il periodo della vice-presidenza sospendono la loro partecipazione al partito, e non possono far parte del relativo gruppo parlamentare.

Anche il Senato, la “Camera Alta” dell’Olij Mažilis, si è insediato nei giorni scorsi, radunando 4 rappresentanti per ogni regione del Paese invece dei 6 precedenti, riducendo il numero complessivo dei senatori da 100 a 65. Oltre ai politici che rappresentano le amministrazioni regionali, il presidente ha aggiunto 9 senatori di sua nomina, compreso il più giovane di tutti, il 30enne Ališer Sadullaev.

Secondo i dati del Comitato elettorale, il 56,6% dei membri del Senato ha più di 60 anni, il 41,6% è tra i 40 e i 60. Secondo tradizione, al Senato è stato aggiunto il presidente del Žokargi Keneš, il parlamento della regione autonoma del Karakalpakstan, insieme ai governatori delle regioni di tutto l’Uzbekistan e al sindaco della capitale Taškent. Infine il parlamento ha nuovamente confermato Abdulla Aripov come primo ministro, su proposta di Mirziyoyev che ha spiegato come il Paese stia “entrando in nuova tappa del suo sviluppo con tante responsabilità, e non dovremo più lavorare con i criteri del passato”, indicando in Aripov il “nuovo leader”.

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