Ministro saudita: vaccino contro il Covid è ‘precondizione’ per l’Hajj
Per partecipare al pellegrinaggio maggiore sarà “obbligatorio” dimostrare l’avvenuta immunizzazione. Dubbi sulla presenza di fedeli dall’estero. Riyadh ha iniziato il piano di vaccinazioni il 17 dicembre. Dall’inizio della pandemia quasi 380mila contagi e 6.500 morti.
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) - “No jab, no Hajj”. Uno slogan per sottolineare che senza il vaccino contro il Covid-19 non sarà possibile partecipare all’Hajj, il tradizionale pellegrinaggio maggiore alla Mecca. È quanto ha sottolineato oggi il ministro saudita della Sanità Tawfiq Al-Rabiah, secondo cui l’immunizzazione è considerata “la precondizione principale e più importante” per prendere parte all’evento che, prima della pandemia, attirava nel Paese fino a 2,5 milioni di persone.
Lo scorso anno il pellegrinaggio maggiore è caduto a fine luglio, in piena emergenza coronavirus. Dopo un lungo dibattito, si è tenuto in forma assai ridotta e solo una piccola parte (non più di 10mila persone, il 70% stranieri e il restante sauditi) ha potuto partecipare. Un numero “simbolico” come sottolineato dalle stesse autorità, per scongiurarne la cancellazione completa per motivi sanitari.
Di recente nel mondo musulmano era divampata una feroce polemica sulla liceità dei vaccini secondo i precetti dell’islam. Al tempo della pandemia, anche il luogo per tradizione più conservatore e legato all’ortodossia pone dunque come pre-requisito per partecipare a uno dei cinque pilastri della fede - da compiere una volta nella vita - l’immunizzazione contro il Covid-19.
In una nota il ministro Al-Rabiah ha spiegato che le autorità devono inoltre approntare personale specializzato nel settore medico-sanitario alla Mecca e a Medina, mete dell’Hajj, prima che il pellegrinaggio maggiore abbia inizio. A questo “si aggiunge il prerequisito del vaccino per potervi prendere parte”, che ciascun pellegrino deve poter dimostrare di avere fatto in via “obbligatoria”.
Il ministero non ha specificato se l'Hajj di quest’anno, che dovrebbe iniziare la sera del 17 luglio, tenderà a escludere i musulmani provenienti dall’estero, per impedire la diffusione del Covid nelle sue varianti. Il regno wahhabita ha iniziato il suo programma di vaccinazione il 17 dicembre, con l’approvazione per l’uso dei prodotti realizzati da Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca. Finora la pandemia in Arabia Saudita registra quasi 380mila contagi e 6.500 morti.
16/07/2021 08:57