13/01/2025, 11.49
INDONESIA
Invia ad un amico

Mar di Giava: spunta una barriera di bambù lunga 30 km, mistero su chi l'ha voluta

di Mathias Hariyadi

A lanciare l'allarme sono stati i pescatori locali, a cui impedisce l'accesso al mare aperto. Alcuni hanno ipotizzato che la struttura faccia parte del progetto PIK2, un conglomerato residenziale e commerciale sostenuto dal governo. Il ministero della Pesca nel frattempo ha sigillato l'accesso all'area. Alcune dichiarazioni sulla responsabilità dei pescatori nel costruire la barriera non sono ritenute credibili.

Jakarta (AsiaNews) – La scoperta di una misteriosa barriera di bambù lunga 30,16 chilometri nel Mar di Giava, a nord di Tangerang, ha scosso l’opinione pubblica indonesiana. Da quasi una settimana, le autorità e la popolazione stanno cercando di capire il senso e la provenienza della struttura, che ha dato adito a diverse teorie sui responsabili della costruzione.

L’allarme è stato lanciato la settimana scorsa da un gruppo di pescatori, che ha espresso preoccupazione sui social media. La recinzione, alta sei metri e composta da bambù intrecciato e sacchi di sabbia come zavorra, si estende su sei distretti, toccando numerosi villaggi, tra cui Kronjo, Kemiri, Mauk, Sukadiri, Pakuhaji e Teluknaga. Secondo i pescatori si tratta di una diga che sta interferendo con le loro attività di pesca.

Alcuni hanno ipotizzato che la struttura faccia parte del progetto PIK2 (Pantai Indah Kapuk II), un colossale conglomerato residenziale e commerciale che una volta terminato si dovrebbe estendere dal nord della capitale, Jakarta, fino alla reggenza di Tangerang, con cui confina a ovest. Un portavoce del progetto ha categoricamente smentito qualsiasi coinvolgimento e durante una conferenza stampa ha sottolineato che il progetto PIK2 è attivo dal 2009 e non ha alcuna relazione con la misteriosa barriera.

Tuttavia, alcuni pescatori della comunità di Ketapang, un villaggio nel distretto di Tangerang che fa parte dell'area metropolitana di Jakarta, hanno raccontato al sito Mongabay che dopo il tentativo di un gruppo di barche di rimuovere la recinzione, alcuni dipendenti di uno sviluppatore immobiliare l’hanno rapidamente ricostruita, esibendo una lettera di autorizzazione rilasciata dall’amministrazione del villaggio. Secondo il capo del sottodistretto che include Ketapang, la recinzione sarebbe destinata a delimitare l’area di un porto previsto nel progetto PIK2.

Nel frattempo le autorità locali hanno confermato che per raggiungere il mare aperto ora i pescatori ci mettono fino a un’ora e mezza in più, mentre il presidente indonesiano, Prabowo Subianto, in risposta all’indignazione generale, ha ordinato al ministero della Pesca e del Mare di sigillare l’accesso alla barriera.

All’inizio dello scorso anno diversi gruppi della società civile avevano espresso una certa sorpresa quando il governo, ancora guidato dal presidente Joko Widodo, aveva incluso il PIK2 nella lista di progetti con priorità nazionale. Si tratta infatti di una designazione che potrebbe proteggere gli sviluppatori da contestazioni legali, ridurre le pratiche burocratiche e ottenere l'aiuto del governo nell'acquisizione di terreni, spiega ancora Mongabay. Alcuni in questi giorni hanno accusato Joko Widodo di aver favorito grandi conglomerati immobiliari a scapito delle comunità locali. Tali accuse sono state respinte dai sostenitori del presidente, ma il dibattito resta acceso.

Mentre il ministero della Pesca continua a indagare sul caso per individuare i responsabili, è emersa nei giorni scorsi una rivendicazione da parte di Jaringan Rakyat Pantura (JPR), un gruppo di pescatori locali, che ha dichiarato che la struttura è stata eretta per prevenire l’erosione costiera. "La barriera marina che si estende lungo la costa settentrionale della reggenza di Tangerang è stata volutamente costruita in modo indipendente dalla comunità", ha affermato un rappresentante locale del JRP. 

Ma questa affermazione è stata accolta con scetticismo dalla maggior parte della popolazione. “Da quando i pescatori indonesiani investono somme così ingenti per affrontare l’erosione marina?” ha commentato Felix, un residente locale interpellato da AsiaNews.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Delhi: 3,7 miliardi di dollari per un muro che fermi i profughi birmani
27/03/2024 14:54
Islamabad continuerà a recintare il confine con l'Afghanistan
04/01/2022 12:52
Chiesa pakistana: il muro con l’Afghanistan non frenerà l’infiltrazione dei terroristi
29/03/2017 11:34
Java, le autorità difendono la libertà religiosa dei non musulmani
12/12/2017 11:52
Jakarta: il governo pronto a fucilare 40 trafficanti di droga
11/04/2016 10:10


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”