Mar Cinese meridionale, Londra invia nave da guerra: ‘Un nostro diritto’
Le acque contese da Cina, Vietnam, Taiwan, Filippine, Brunei e Malaysia. L’HMS Sutherland arriverà in Australia e le attraverserà sulla via del ritorno. Londra: “Vigilare su qualsiasi forma di intento maligno di Pechino”. Nell’oceano presenti vasti giacimenti di petrolio, gas e rotte commerciali dal valore di 5mila miliardi di dollari Usa annui.
Sydney (AsiaNews/Agenzie) – Una nave da guerra britannica salperà dall'Australia il mese prossimo ed attraverserà il Mar Cinese meridionale, per affermare i diritti sulla libertà di navigazione nelle acque al centro di una disputa internazionale che vede protagonista la Cina. È quanto afferma oggi Gavin Williamson, segretario alla Difesa di Londra.
Sfruttando alcune ambiguità del diritto internazionale, Pechino rivendica una fetta consistente di mare. Essa che comprende le Spratly e le Paracel, isole contese da Vietnam, Taiwan, Filippine, Brunei e Malaysia (quasi l'85% dei territori). Per garantirsi il controllo delle importanti rotte marittime che attraversano queste acque, il governo cinese ha avviato la costruzione di una serie di isole artificiali, con impianti militari e fari per la navigazione.
Williamson dichiara che l’HMS Sutherland (foto), una fregata anti-sottomarino, arriverà in Australia alla fine di questa settimana. “Navigherà attraverso il Mar Cinese meridionale (sulla via di ritorno) e chiarirà che la nostra marina ha il diritto di farlo”, afferma il segretario al termine di una visita di due giorni a Sydney e Canberra (Australia). Egli non chiarisce se la fregata farà rotta entro le 12 miglia nautiche da un territorio conteso o un'isola artificiale costruita dai cinesi, come in passato hanno fatto navi statunitensi, ma riferisce: “Il Regno unito sostiene in modo fermo l'approccio statunitense al riguardo”.
A gennaio, Pechino ha dichiarato di aver inviato una nave da guerra per scacciare un cacciatorpediniere americano che aveva “violato” la sua sovranità. Secondo Williamson, è importante che alleati degli Stati Uniti come la Gran Bretagna e l'Australia “affermino i propri valori” nel Mar Cinese meridionale. Esso si ritiene detenga vasti giacimenti di petrolio e gas ed è attraversato da rotte commerciali dal valore di 5mila miliardi di dollari Usa annui.
In seguito alla pubblicazione di nuove immagini satellitari che mostrano lo spiegamento di radar ed altre apparecchiature, a dicembre la Cina ha difeso e definito “normali” le sue costruzioni sulle isole contese, rivendicate anche dai vicini del Sudest asiatico. Williamson ribadisce la necessità di vigilare su “qualsiasi forma di intento maligno” di Pechino, che cerca di diventare una superpotenza globale. “L'Australia e la Gran Bretagna vedono la Cina come un Paese di grandi opportunità, ma non dovremmo essere ciechi di fronte alle ambizioni cinesi e dobbiamo difendere i nostri interessi di sicurezza nazionale”, ha detto.