Manila: i filippini si percepiscono sempre più poveri
Sono stati di recente pubblicati i dati aggiornati da parte dell'istituto Social Weather Station. Esclusa la capitale, sono aumentate le famiglie che si classificano come indigenti, soprattutto al Sud del Paese, con un aumento di quasi due milioni di famiglie in cinque anni. Coloro che si considerano poveri da sempre sono 9,7 milioni.
Manila (AsiaNews) – Un nuovo sondaggio mostra come sia in crescita tra i filippini la percezione della povertà e come persistano differenze di benessere secondo le aree geografiche.
L’iniziativa dell’istituto indipendente filippino Social Weather Station, che da quasi 40 anni monitora con autorevolezza l’evoluzione della società dell’arcipelago, indica in modo chiaro che lo sviluppo economico abbia di poco intaccato la disponibilità di tanti abitanti. Il 48% degli intervistati (pari a 13,2 milioni di famiglie) si considera povero, con un incremento di 700mila famiglie rispetto al mese di giugno, una crescita percentuale di tre punti. Le famiglie che si considerano fuori dalla fascia di povertà sono oggi il 25% - sempre in crescita di tre punti percentuali -, mentre coloro che si ritengono al limite tra sufficienza e povertà sono il 33%. In questo caso, rispetto a giugno, l’incremento è stato di sei punti percentuali.
In questo contesto in peggioramento assume rilievo il dato di quasi due milioni di famiglie che negli ultimi cinque anni hanno cominciato a classificarsi come povere, così come quello delle famiglie che invece si considerano povere da sempre: 9,7 milioni su una popolazione di quasi 114 milioni. Un indicatore quest’ultimo dei limiti reali nella crescita di redditi, servizi e occupazione.
Esistono anche, evidenzia il sondaggio condotto tra il 28 settembre e il primo ottobre, ampie differenze regionali, con una povertà percepita in crescita ovunque al di fuori delle province limitrofe all’area metropolitana della capitale Manila, dove la povertà percepita è scesa dal 39 al 35%. Il Sud resta al fondo della classifica sul benessere, con una percezione della povertà passata in soli tre mesi dal 54 al 71%.
Complessivamente - pur nei limiti di un sondaggio basato su un campione ristretto e che quindi non può essere definitivo ma significativo a livello nazionale per cui lascia pochi margini a errori e interpretazioni -, viene segnalata una disillusione crescente davanti al divario tra promesse, possibilità e situazione reale.
16/01/2023 11:54
09/10/2017 08:50