Lo Sri Lanka alla guida dell’associazione intergovernativa dei Paesi dell'Oceano Indiano
“Rafforzare i legami regionali e l’identità dei 23 Paesi di Asia, Africa e Oceania affacciati su questo stesso mare, ma anche migliorare la condizione delle donne e la sostenibilità dell'economia dell'area” sono questi gli obiettivi del biennio di guida di Colombo dell'Indian Ocean Rim Association (IORA)
Lo Sri Lanka da oggi e per i prossimi due anni (2023-2025) assume la presidenza dell'Indian Ocean Rim Association (IORA), un'organizzazione intergovernativa degli Stati che si affacciano sull'Oceano Indiano, fondata nel ‘97. I suoi membri abbracciano l’Africa, l’Asia occidentale, l’Asia meridionale, il Sud-est asiatico e l’Oceania per un totale di 23 stati membri e 11 partner.
L’assegnazione è avvenuta nel corso della 23a riunione del Consiglio dei ministri, a seguito di una riunione del Consiglio dei ministri degli stati membri ospitata proprio a Colombo con il tema “Rafforzare l’architettura regionale e l’identità dell’Oceano Indiano”. Alla riunione della IORA, il ministro degli Esteri di Colombo, Ali Sabry ha presieduto la riunione del Consiglio mentre l’ex presidente, il ministro degli Esteri del Bangladesh A.K. Abdul Momen ha ceduto la presidenza. All'incontro hanno partecipato 16 Stati membri, rappresentati dai ministri degli Esteri e dalle delegazioni ministeriali. Il Consiglio è il massimo organo decisionale dell’associazione. È la seconda volta che lo Sri Lanka assume la presidenza, dopo averne ricoperto il ruolo nel periodo 2003-2004.
Inizialmente, l'organizzazione si chiamava Associazione per la cooperazione regionale dell'Oceano Indiano (IOR-ARC). Successivamente, è cambiato in "IORA" in occasione del 13° incontro ministeriale a Perth, in Australia. L'adeguamento del termine "IORA" aveva lo scopo di aumentare la consapevolezza dei cittadini degli Stati membri che il forum stava unendo i paesi dell'Oceano Indiano come un'unica regione.
Oltre ai delegati ministeriali dell’organizzazione e i partner era presente anche il viceministro giapponese per gli affari esteri, Masahiro Komura, il viceministro per gli affari politici della Repubblica di Corea Hon Chung Byung-won e ministro britannico per l’Indo-Pacifico Anne Marie Trevelyan.
Secondo gli alti funzionari del Ministero degli Affari Esteri dello Sri Lanka, "I ministri dello IORA hanno deliberato sulle modalità di cooperazione nelle sei aree prioritarie individuate dall'associazione, tra cui commercio e investimenti, sicurezza marittima, gestione della pesca (promuovendo lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca come oltre l’utilizzo è attualmente diventato un problema serio), compresa la gestione del rischio di catastrofi. Oltre a queste priorità, la IORA solleva anche due questioni intersettoriale come l’emancipazione economica delle donne e l’economia blu, ovvero lo sfruttamento sostenibile dell’oceano. Lo Sri Lanka non vede l’ora di svolgere un ruolo significativo nello stabilire un vivace rapporto di lavoro con gli Stati membri della IORA”.
L’analista geopolitico Mayantha Ratnayaka ha detto ad Asia News che “l’idea della IORA è nata durante una visita del defunto presidente Nelson Mandela in India nel 1995 ed era del parere che il concetto di un’Associazione dell’Oceano Indiano per la cooperazione socio-economica erano di fondamentale importanza tra i paesi affacciati sull’Oceano Indiano”.
Secondo gli analisti politici Meththika Jayasumana e Channa Ihalagama “l’economia blu esamina la questione della sostenibilità all’interno del quadro normativo. Gli oceani sono la nuova frontiera per lo sfruttamento del petrolio e del gas e per la pesca intensiva. Tuttavia, la crisi del cambiamento climatico ha avuto un impatto sui mari tale che i livelli di inquinamento e di calore negli oceani non possono essere invertiti. La IORA opera attraverso diverse vie: il livello ministeriale e relazioni tra governo e governo, e il dialogo tra le accademie”.
23/08/2018 10:47