Li Keqiang: La crescita del 7% è "la nuova normalità". Lotta all'inquinamento e alla corruzione
Pechino (AsiaNews) - Il premier Li Keqiang ha annunciato che l'obbiettivo della Cina per il 2015 è una crescita attorno al 7 %, il tasso più basso in 25 anni. Egli però ha affermato che questo rallentamento è fisiologico e che il Paese deve riconoscere tale "nuova normalità" come la strada per la stabilizzazione dell'economia. Egli ha anche detto che il governo continuerà a combattere la corruzione e l'inquinamento, creando almeno 10 milioni di nuovi posti di lavoro.
Li Keqiang ha espresso queste linee nel suo intervento di apertura dell'Assemblea nazionale del popolo apertasi oggi nella Grande sala del popolo a Pechino e ha ribadito che il Paese ha bisogno di riforme dolorose dopo quasi 30 anni di sviluppo velocissimo, ma anarchico e contraddittorio.
Dopo anni di rapido sviluppo, che hanno rafforzato il credito dato al Partito comunista cinese, perché portava benessere (nelle città), ora la Cina si trova a dover ristrutturare la sua economia, finora basata sull'esportazione a prezzi stracciati (e con paghe misere per gli operai) e sugli investimenti governativi. Ora essa deve basarsi di più sul consumo interno e sull'ampliamento del settore dei servizi.
Per Li "il nuovo anno è un anno cruciale per approfondire delle riforme a tutto campo". Tali riforme dovrebbero tentare di correggere una bolla che rischia di scoppiare nel campo dell'edilizia; rivedere l'eccesso di capacità industriale (con magazzini pieni di prodotti invenduti); spingere al consumo ritoccando (per la terza volta in tre mesi) i tassi di interesse.
Per Li "il modello di crescita economica in Cina rimane inefficiente: la nostra capacità di innovazione è insufficiente, la sovrapproduzione è un grosso problema, le basi per l'agricoltura sono deboli".
Per questo il governo prevede per il 2015 un budget di 1620 miliardi di yuan, ricostruendo alcune aeree urbane, ampliando la rete ferroviaria, autostradale e fluviale. Esso pensa di investire anche in progetti ad energia pulita e di modernizzazione dell'agricoltura.
A livello sociale, la Cina si impegna a creare 10 milioni di nuovi posti di lavoro e di aumentare la pensione per gli anziani da 55 yuan a 70 yuan al mese.
Per una "guerra all'inquinamento" - che avvelena le città e gli abitanti - Li ha promesso di diffondere l'uso di veicoli ad energia non inquinante e migliorare la produzione di carburanti di qualità. Finora l'uso di energia non fossile raggiunge l'11,2%. Il carbone, principale fonte di energia e fortemente inquinante, mantiene il 70%.
Li ha ribadito che ci sarà "tolleranza zero" sui casi di corruzione, seguendo la campagna lanciata dal presidente Xi Jinping contro "tigri e mosche", ossia contro alti personaggi del Partito e piccoli quadri.
Finora sono state messe sotto inchiesta almeno 26 grandi compagnie di proprietà statale, 30 generali dell'esercito, e alte personalità del Politburo.