24/07/2024, 12.24
INDONESIA
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La nuova capitale indonesiana, Nusantara, in concessione agli investitori per 190 anni

di Mathias Hariyadi

Il presidente uscente Joko Widodo lo ha stabilito con un decreto, ma, nonostante gli sforzi da parte del governo, i finanziatori stranieri sono restii a essere coinvolti nel progetto. Lo stesso successore già eletto Prabowo, al di là le dichiarazioni pubbliche, non sembra voler fare dello sviluppo della città una priorità. Il trasferimento degli uffici amministrativi, previsto per questo mese, intanto è stato rimandato.

Jakarta (AsiaNews) - Non solo gli eventi legati all’inaugurazione della nuova capitale indonesiana, Nusantara, sono stati ridimensionati, se non addirittura rimandati. Ora il presidente Joko Widodo ha pure firmato un decreto presidenziale per cedere agli investitori - nazionali o stranieri - la gestione immobiliare della città per 190 anni. 

Lo Stato indonesiano finanzierà solo il 20% dei costi totali della nuova capitale, mentre il resto arriverà dal settore privato, aveva spiegato in precedenza Widodo, che, a tale scopo, il 15 luglio è volato negli Emirati Arabi Uniti per convincere nuovi investitori a finanziare il progetto. Ma il presidente indonesiano sta anche tentando di rilanciare l’immagine di Nusantara dopo le dimissioni di alcune figure chiave che ne stavano seguendo lo sviluppo e su cui il governo non ha mai fatto chiarezza. A inizio giugno Bambang Susantono, ex funzionario dell'Asian Development Bank che dirigeva il progetto, e il suo vice, Dhony Rahajoe, architetto, hanno lasciato i rispettivi incarichi senza fornire spiegazioni.

Dopo l'annuncio di Jokowi, sui social locali hanno subito cominciato a circolare commenti sarcastici che chiedevano se “Ibukota Nusantara”, il nome della città in indonesiano, fosse “in vendita” e anche diversi parlamentari hanno definito la decisione del presidente “una pessima trovata di marketing”. 

“La decisione di Jokowi di lasciare la gestione immobiliare agli investitori per 190 anni creerà solo problemi, perché non ci sono così tante entità commerciali desiderose di investire a Nusantara”, ha commentato Jaya Darmawan, ricercatore del Center for Economic and Law Studies (Celios). “Il ritorno finanziario e i rischi d'impresa sono certamente questioni fondamentali per qualsiasi investitore - ha aggiunto - ma i servizi di base sono ancora una seria preoccupazione”. 

La capitale, che occuperà uno spazio di circa 2mila chilometri quadrati, dovrebbe sorgere nella provincia del Kalimantan orientale e sostituire Jakarta, alle prese con l’inquinamento, devastanti inondazioni e il sovraffollamento di popolazione. Il costo è stato stimato a 460mila miliardi di rupie, circa 35 miliardi di dollari, ma a gennaio di quest’anno erano stati raccolti meno di 48mila miliardi di rupie, secondo l’agenzia che segue lo sviluppo di Nusantara. 

Secondo i piani originali, inoltre, alcuni uffici amministrativi, tra cui il palazzo presidenziale, avrebbero dovuto essere trasferiti già a luglio. Ma per ammissione dello stesso Jokowi, le forniture di acqua ed energia elettrica non sono ancora disponibili e difficilmente lo saranno entro la fine del mese. Il 16 luglio Widodo ha incolpato le forti piogge come causa del ritardo. “È normale per i grandi progetti”, ha aggiunto. 

Alcuni esperti ritengono che ci vorranno tra i 20 e i 30 anni prima che la città si possa dire del tutto funzionante. Il sito scelto è  infatti a rischio malaria, soggetto a inondazioni e abitato da popolazioni indigene. Anche diversi dipendenti pubblici hanno segnalato la riluttanza a trasferirsi a 1.200 chilometri di distanza da Jakarta.

L’inaugurazione della nuova capitale, anche se su scala ridotta, al momento risulta ancora prevista per il 17 agosto, Giornata dell’indipendenza indonesiana. Secondo alcuni commentatori alla fine si tratterà di un evento perlopiù simbolico: in base a quanto annunciato il mese scorso, infatti, Widodo e il presidente eletto Prabowo Subianto - che assumerà l’incarico a ottobre - presiederanno l’evento a Nusantara, mentre il vicepresidente Ma'ruf Amin e il vicepresidente eletto Gibran Rakabuming Raka (figlio di Widodo) gestiranno la cerimonia di transizione da Jakarta.

Lo stesso Prabowo, nonostante abbia dichiarato di voler continuare il progetto, non ha ancora discusso con il suo entourage il trasferimento a Nusantara e secondo fonti a conoscenza con la questione è probabile che la costruzione della capitale, avverrà a un ritmo molto più lento perché la città, almeno per ora, non rientra tra le priorità del presidente eletto. 

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