20/12/2024, 12.13
SINGAPORE
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La morte di Nicholas Chia, 'sacerdote della gente' e primo arcivescovo nativo di Singapore

Ha guidato la Chiesa locale dal 2001 al 2013, viene ricordato per la spiritualità e il dialogo interreligioso. Il primo ministro Lawrence Wong: "Pastore devoto e fermo pilastro della comunità cattolica". L'imam della Moschea Ba’alwie: "Fermo sostenitore dell'armonia tra le nostre comunità ". Domani la cerimonia in sua memoria alla Cattedrale del Buon Pastore, poi la cremazione.

Singapore (AsiaNews) - Il motto scelto per la sua carica episcopale era “Omnia omnibus”, ovvero “tutto a tutte le persone”. L’arcivescovo emerito di Singapore mons. Nicholas Chia, scomparso il 17 dicembre all’età di 86 anni, era conosciuto come il “sacerdote della gente”. È stato il primo membro del clero nativo nella città-stato visitata da papa Francesco lo scorso settembre a ricoprire fino al 2013 il ministero di arcivescovo di Singapore, ora affidato al card. William Seng Chye Goh. “Come pastore del gregge, ha sottolineato l'importanza della spiritualità per i cattolici, sia clero che laici,  per combattere le sfide ai valori morali poste dal secolarismo e dal materialismo nella società”, recita un suo ricordo dell’arcidiocesi di Singapore.

Il card. Goh il 18 dicembre ha reso notsui social network che Chia “è morto pacificamente” presso la casa Santa Teresa (visitata anche da papa Francesco nel suo viaggio), dove ha ricevuto cure fino alla morte. La celebrazione in memoria del defunto che si terrà domani, 21 dicembre, presso la Cattedrale del Buon Pastore. Seguirà la cremazione del corpo in una struttura del quartiere Mandai. 

Nicholas Chia nacque l'8 aprile 1938 a Singapore, in una famiglia cattolica devota. Studiò alla Holy Innocents' English School e cantò nel coro della Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria. Ordinato sacerdote nel 1964, fu parroco, docente e infine arcivescovo dal 2001 al 2013, fino a quando si ritirò a 75 anni per raggiunti limiti di età. Per aiutare i laici a crescere nella spiritualità, fondò nel 2004 il Catholic Spirituality Centre a Hougang. “Ha anche lavorato instancabilmente alla promozione delle vocazioni sacerdotali”, si sottolinea nel messaggio dell’arcidiocesi. Mentre, nel 2011 l’arcivescovo aveva istituito il Professional Standards Office “per guidare la professionalità del clero e dei lavoratori della Chiesa, compresi i volontari, in particolare quelli che si occupano di bambini”.

Negli ultimi giorni molte persone hanno espresso gratitudine per il ministero di Chia. Anche il primo ministro Lawrence Wong ha dedicato un pensiero a Chia sui profili social: “Un pastore devoto e fermo pilastro della comunità cattolica, la sua fede incrollabile, l'umiltà e la compassione hanno arricchito molte vite. Le mie più sentite condoglianze alla comunità cattolica.” Mentre, il ministro Lee Hsien Loong ha ricordato i momenti condivisi insieme, di confronto e progettualità. “Più di una volta, abbiamo dovuto affrontare questioni delicate che riguardavano l'armonia razziale e religiosa", ha scritto. “In queste occasioni, lo ho sempre trovato chiaro e costante, comprendendo appieno le questioni e la posta in gioco, esercitando una ferma leadership mentre lavorava con il governo per risolvere il problema”. Lodando poi gli sforzi dell'arcivescovo emerito Chia nel promuovere il dialogo interreligioso. “Singapore ha perso uno dei suoi illustri figli cattolici. Mancherà profondamente”, ha affermato.

Tra le testimonianze sul ministero di Chia condivise sul sito dell’arcidiocesi, c’è quella di Syed Hassan Bin Syed Mohamed Al-Attas, imam e capo della Moschea Ba’alwie. Questi sottolinea l’impegno il suo impegno nel dialogo interreligioso. “L’armonia che abbiamo creato tra le varie comunità di Singapore è stata resa possibile dall'impegno continuo dei leader religiosi e comunitari - ha detto -. Chia è stato un fervente sostenitore di tale discorso interreligioso e abbiamo apprezzato profondamente lo stretto rapporto che abbiamo sviluppato nel corso degli anni”. Condivise anche le parole di Tan Thiam Lye, presidente della Federazione Taoista (Singapore): “La sua eredità di gentilezza, saggezza e collaborazione continuerà a guidare e ispirare coloro che si sforzano di costruire una società più armoniosa. Crediamo che una vita vissuta al servizio degli altri lasci un'eredità duratura”.

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