La Chiesa indiana “impegnata a rafforzare la famiglia”
P. Milton Gonsalves è il segretario esecutivo della Commissione per la famiglia della Conferenza episcopale dei vescovi di rito latino. Dal 2014 viaggia in tutto il Paese per conoscere la realtà delle famiglie. In India ci sono due problemi principali: il non dare spazio alla spiritualità nella vita familiare e l’alcolismo. Manuali comuni per i corsi prematrimoniali, programmi di arricchimento dei coniugi anche dopo le nozze.
Mumbai (AsiaNews) – La Chiesa in India “è impegnata a rafforzare la vita della famiglia, nonostante le numerose sfide che essa affronta”. Lo afferma ad AsiaNews p. Milton Gonsalves, segretario esecutivo della Commissione per la famiglia della Conferenza episcopale dei vescovi di rito latino (Ccbi). Dal 2014 il sacerdote effettua viaggi in tutte le regioni del Paese, e svolge corsi prematrimoniali e formazione sull’apostolato nelle famiglie. Data la sua esperienza, condivide i principali problemi che ha individuato e anche le possibili soluzioni per riportare al centro il ruolo della famiglia, fondamentale per lo sviluppo della persona fin dalla nascita.
Secondo p. Gonsalves, nelle famiglie esiste un “problema comune: il fatto di confinare l’aspetto della spiritualità”. “Quando una famiglia – spiega – non sperimenta nella propria vita il potere della grazia e della preghiera, la vita stessa della famiglia si deteriora in modo graduale e costante e affronta numerosi pericoli e sfide”.
Individuato il problema, il sacerdote spiega che la Chiesa “pone l’accento sul fatto che i genitori debbano ispirare e porre esempi con parole e fatti per trasmettere ai bambini i buoni valori cristiani e morali”. Questo perché, sottolinea, “tutto inizia nella famiglia fin dal momento della nascita”.
P. Gonsalves continua: “Ogni famiglia ha bisogno di sostenere e continuare a pregare e rafforzare la spiritualità. Anche avere una buona relazione nella coppia è essenziale per affrontare le sfide che emergono nel matrimonio”.
Un altro problema dilagante delle famiglie indiane è “l’alcolismo, che provoca conflitto nel rapporto tra i coniugi e di conseguenza colpisce anche i bambini e gli altri membri della famiglia”.
Nei suoi viaggi il sacerdote ha notato che “in generale in India il tessuto della vita familiare è sconvolto. Per questo la Chiesa in India con i vescovi, i sacerdoti e i religiosi sta facendo sforzi comuni per dare una guida pastorale alle famiglie, in modo che esse possano vivere davvero il mistero di Cristo e la fede in maniera concreta e pratica”.
Il segretario esecutivo riferisce che una delle priorità della Commissione per la famiglia è “creare una struttura pastorale sull’apostolato nelle famiglie in ogni parrocchia indiana”.
La Commissione sta lavorando per diffondere in maniera capillare il messaggio dell’Esortazione apostolica “Familiaris Consortio” sui compiti della famiglia cristiana nel mondo di oggi di Giovanni Paolo II e dell’“Amoris Laetitia”, l’esortazione post-sinodale di papa Francesco sull’amore nella famiglia.
A tal proposito, “abbiamo redatto un manuale per i corsi prematrimoniali, rivolto sia alle coppie che agli educatori. Inoltre la mia esperienza mi suggerisce che non basta solo preparare i coniugi prima delle nozze, ma bisogna sviluppare un programma periodico di arricchimento per le coppie. Questo consoliderà davvero il tessuto familiare”.
La necessità di focalizzare l’attenzione sui problemi quotidiani delle famiglie indiane ha portato la Conferenza dei vescovi di rito latino a decidere di discuterne durante il prossimo meeting biennale, che si terrà a Bhopal, in Madhya Pradesh, dal 31 gennaio al 7 febbraio 2017. La Ccbi collabora anche con movimenti cristiani impegnati in ambito familiare, come il Couples For Christ (Cfc) che racchiude 30mila famiglie.
