L'ex responsabile della censura è il nuovo presidente del Vietnam
L'Assemblea nazionale ha ratificato con 487 voti su 488 l'elezione del 52enne Vo Van Thuong, che prende il posto del predecessore accusato di non aver combattuto a sufficienza la corruzione. Uomo di fiducia del segretario generale del Partito comunista, il potentissimo Nguyen Phu Trong continuerà le epurazioni dopo gli scandali sugli appalti per la gestione della pandemia.
Hanoi (AsiaNews) - Con il voto di conferma di oggi dell’Assemblea nazionale, il Vietnam ha un nuovo presidente, il 52enne Vo Van Thuong. Un cambio della guardia presentato come un nuovo passo per concretizzare ancora più l’impegno del Partito comunista per il ripristino della moralità e della legalità, secondo quanto lui stesso ha dichiarato nel suo discorso inaugurale.
L'elezione di Thuong segue un periodo di incertezza politica e anche di tensioni interne al partito che hanno portato all’epurazione di diversi ministri. Nel mirino la corruzione diffusa che aveva coinvolto anche il predecessore, Nguyen Xuan Phuc, in carica dall’aprile 2021 e già primo ministro dal 2016. Phuc lo scorso gennaio era stato costretto a dare le dimissioni proprio per non avere individuato e punito, da premier, gli illeciti di alcuni suoi ministri.
Thuong, eletto con 487 voti contro su 488, completerà il mandato del predecessore fino al 2026, “determinato a combattere la corruzione e i fenomeni negativi”. Il suo ruolo sarà per ora quello di partecipare alla triade di potere che governa il Paese e che include anche il segretario generale del Partito comunista, il potentissimo Nguyen Phu Trong, e il primo ministro Phạm Minh Chính. Del primo Thuong gode la fiducia ma è anche un seguace dichiarato nella politica di impegno contro il malaffare che ha eroso la credibilità del partito e delle istituzioni. Agli arresti sono finiti finora decine di funzionari, in parte responsabili di avere lucrato sugli appalti durante la campagna contro la pandemia da Covid-19.
La scelta di Thuong è sembrata ideale per perseguire i programmi proposti dal partito, in continuità con i ruoli precedenti. Già noto per il suo ruolo di vice-direttore del Comitato centrale di indirizzo per la prevenzione e controllo della corruzione e dei fenomeni negativi, è stato a capo del dipartimento centrale per la propaganda del partito unico e di fatto responsabile della censura dei mass media e dei social network. Continuità e stabilità anche in questi giorni sono emerse come le parole d'ordine per superare una fase complessa della vita del Paese, ancora aperta all’incertezza riguardo a sviluppo e benessere nonostante il Vietnam abbia superato con minori difficoltà di altri le fasi acute della pandemia.